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[Pseudobiblia] In soccorso del destino (2016)

08 Lug

Su Prime Video mi sono visto un altro filmetto romantichello arricchito da pseudobiblion, che fa sempre piacere: si tratta del canadese “In soccorso del destino” (Twist of Fate / Rescus Me, 2016) di Farhad Mann, scritto da Victoria Rose, specializzata in romance, e arrivato per la prima volta in Italia nella notte del 23 ottobre 2021 su Rai1.

Il succo è sempre lo stesso: un ragazzo ricco si finge povero, conosce il vero amore e vai con la commedia degli errori.

Jeff (Ryan Kennedy) ha appena perso la moglie in un incidente automobilistico e molla il suo ricco lavoro perché vuole fare qualcosa di più concreto, quindi si fa assumere da un’azienda di soccorso telefonico per automobilisti. Così facendo sente di poter evitare ad altri il destino subìto dalla moglie.
Il primo giorno di lavoro, la sua prima chiamata arriva da Kelly (Cassie Steele), vittima di un buffo incidente pasticcione: rimanendo al telefono finché non arriva il carro-attrezzi, Jeff e Kelly si scoprono anime gemelle. Ma una volta interrotta la telefonata… come ritrovarsi dal vivo?
Inizia la commedia degli errori.

La sceneggiatrice usa una tecnica molto cara agli autori di romantichelli: nell’incapacità di ritrarre un protagonista positivo, si preferisce ritrarre il suo miglior amico come un bruto così disumano che al confronto il protagonista sembra il principe azzurro. E non parlo solo dei filmetti televisivi: il premiato e acclamato “Bright Star” (2009) di Jane Campion – l’imbarazzante pseudo-biografia di John Keats – segue esattamente lo stesso identico copione, risultando però molto più mediocre e dozzinale di un qualsiasi romantichello di TV8.

Quindi le parti sono pronte: lei ha un’amica peperina che smuove mari e monti per trovare il misterioso “soccorritore telefonico”; lui ha un amico così demente e volgare che ricorda alla protagonista quanto siano orripilanti i maschi in generale, tranne lui che è bello, bravo e buono. Anche se legge fantascienza…

Per il pubblico dei romantichelli la fantascienza è il Male Assoluto, di solito ritrarre un personaggio intento a leggerne significa identificarlo come il più spregevole dei maschi: un uomo che picchi moglie e figli è di gran lunga preferibile a uno che compia atti così blasfemi come leggere fantascienza.

Qui invece esigenze di copione costringono la sceneggiatrice ad una “scelta di Sophie”. Deve descrivere il protagonista in modo positivo, così al contrario del suo amico bruto e subumano deve avere passioni compatibili con l’universo femminile, cioè la lettura. Ma cosa gli fai leggere? Va be’, diamogli un libro di fantascienza dal titolo stupido, che in fondo i maschi sono stupidi e hanno gusti sempliciotti. È la prima volta che mi capita un protagonista romantichello che legga fantascienza e non sia considerato nella vicenda un babbeo decerebrato.

Il doppiaggio italiano ci dice che il titolo del romanzo che Jeff sta leggendo è “Mandroid la macchina del tempo” (Mandroid Time Machine), e Kelly lo informa che ne stanno girando un film: capito il trucco? Era tutto un modo per far connettere i due protagonisti.
Sto ancora completando la mia ricerca sul termine “Mandroid“, uno degli orripilanti stupidi termini sbagliati che gli anglofoni adorano – se un neologismo risulta grammaticalmente corretto, lo schifano! – ma il succo è che solo chi non ha idea di cosa stia parlando lo usa: è come se io coniassi un neologismo di ingegneria atomica: ma che ne so? Tirerei fuori una mostruosità senza alcuna logica. Ecco, così è “Mandroid”.

Arriviamo alla bomba di questo film. Durante la famosa conversazione iniziale, quando Kelly è incastrata in un’auto incidentata e Jeff dal telefono le tiene compagnia in attesa dei soccorsi: lei ovviamente ama i film in bianco e nero, TUTTE le donne dei romantichelli adorano i film in bianco e nero, anzi TUTTE le donne al cinema lo fanno, ma siccome il protagonista maschio è maschio, quindi stupido e beota, la sceneggiatrice si inventa che… non ha mai visto un film in bianco e nero.
Questa trovata potrei mandarla giù se stessimo parlando di protagonisti giovincelli, nati nei barbari anni Duemila, ma visto che parliamo di adulti trovo difficile non abbiamo mai acceso la TV durante la trasmissione di un film in bianco e nero. Ma va be’, non è questo il punto.

In omaggio a quella donna misteriosa di ci si è invaghito, Jeff comincia a guardare film in bianco e nero, invece di leggere il suo stupido libro di fantascienza. Così lo vediamo passare la serata in compagnia del Cary Grant d’annata de “L’avventura di Mr. Bliss” (The Amazing Quest of Ernest Bliss, 1936) di Alfred Zeisler, tratto dal romanzo omonimo del 1922 di E. Phillips Oppenheim, di cui non ho trovato tracce in Italia.

Scrivere ora queste righe è stato facile, ma vi sfido a riconoscere un film pressoché ignoto in Italia da alcune scene di pochi secondi. In soccorso del destino l’ho visto domenica, e subito è scattata la “caccia a Cary Grant” per identificare il film che Jeff vede in TV. È in bianco e nero, e questo scarta tutti i film recenti di Grant; sembra giovane, quindi vanno prediletti i film fino agli anni Quaranta… cioè un mare!

Sono però stato fortunato: dopo sei film (uno più brutto dell’altro), al settimo – beccato su YouTube – ecco la scena vista da Jeff in TV. Mi ha detto bene, solo quattro giorni di ricerche e la consapevolezza che Cary Grant è un attore altamente sopravvalutato, visto che per decine di film ha fatto il comico che non fa ridere.

Ringrazio dunque la Video Movie Collection per aver caricato su YouTube questo introvabile film con Cary Grant: giunto in Italia per qualche giorno nel novembre 1948, è immediatamente scomparso nel nulla. Ignoro da dove abbiano preso l’audio italiano presente sul Tubo.

Malgrado dunque sia un film rarissimo, grazie al Tubo e a Prime Video, abbiamo ben due doppiaggi diversi della stessa scena, visto che l’ancor più raro In soccorso del destino ci fa sentire alcune parole pronunciate da Cary Grant. Il doppiaggio del film del 2016 è curato da  GA&A Productions con la direzione di Giulio Doni, ma non so chi abbia prestato la voce a quelle poche parole pronunciate da Grant.

Non ho trovato il film in lingua originale, ma il mio sospetto è che le battute del film con Cary Grant siano state cambiate per adattarsi alla vicenda raccontata.

Per completare il tutto, ecco un video-confronto per gustare i due doppiaggi di questo film raro.

L.

– Ultimi “libri falsi”:

 
24 commenti

Pubblicato da su luglio 8, 2022 in Pseudobiblia

 

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24 risposte a “[Pseudobiblia] In soccorso del destino (2016)

  1. Kukuviza

    luglio 8, 2022 at 10:36 am

    Un chiccone pazzesco! Libri e pure doppiaggi modificati! Devo dire che la voce recente applicata a Cary non ci sta granché, almeno rispetto a quella del doppiaggio originale.
    (domanda: ma visto che l’attrice chiama Cary Ernesto, non si riusciva a trovare subito il film? su imdb mettono anche i nomi dei protagonisti interpretati, non ho visto, forse c’era solo il cognome?)
    Interessante questa cosa che in ogni romantichello la fantascienza rappresenta la beceraggine assoluta (e immagino che le donne leggano l’onnipresente Austen che immagino si stia rigirando nella tomba per tutte le volte in cui viene citata a sproposito).
    A proposito del tirare fuori un maschio becero per far risaltare il protagonista, mi ricordo che c’era addirittura un film dove un tizio ingaggiava proprio uno che doveva fare il becero, in modo che la sua ragazza (del protagonista) si rendesse conto di che fortuna aveva a stare con lui, con tutti i beceri che c’erano in giro.

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    • Lucius Etruscus

      luglio 8, 2022 at 10:50 am

      Il film che dici, “La ragazza del mio migliore amico” (2008), l’ho visto proprio l’anno scorso su Prime Video ed è divertentissimo, molto più dei filmetti che usano l’amico bruto del protagonista per far capire la differenza 😛

      Onestamente (anzi, ernestamente) non avevo pensato a quel particolare del nome del personaggio: per fortuna ho beccato il film dopo solo sei tentativi. Mi sa che la prossima volta sento prima te per un consiglio 😛

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      • Kukuviza

        luglio 8, 2022 at 10:55 am

        Sì, quel film era divertente, anche perché usava in maniera alternativa quello stereotipo e poi mi pare che il tipo che ingaggiava il “bruto” era veramente scialbo (ma è anche vero che anche i normali protagonisti dei romantichelli sono piuttosto insipidi). E se anche Jane Campion si butta in questi espedienti dozzinali, siamo a posto!

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      • Lucius Etruscus

        luglio 8, 2022 at 11:25 am

        Non so come mai nei romantichelli i “principi azzurri” sono di un’opacità assurda, attori quasi sempre insignificanti con personalità assenti: possibile che nessuna autrice abbia mai avuto la tentazione di usare nei film uno di quei manzi da competizione che invece campeggiano nelle copertine di alcuni libri harmony “extra passion”? 😛

        In quel film il ragazzo scialbo che noleggiava il bruto era l’attore di “American Pie”, reso ancora più scialbo: non avrà alcuna speranza contro il “bruto dal cuore d’oro” 😀

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  2. Kukuviza

    luglio 8, 2022 at 11:38 am

    è vero, ora che mi ci fai pensare: perché nelle copertine ci sono tutti sti manzi, che poi vengono descritti con i soliti addominali assurdi e, com’era quel libro che abbiamo letto?, dove il tipo veniva descritto come una statua di non so chi… e poi invece nei film sono tutti insignificanti?

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    • Lucius Etruscus

      luglio 8, 2022 at 11:41 am

      Forse nei film televisivi non possono esagerare con le connotazioni fisiche, quindi anche il principe più azzurro sembra un grigetto sbiadito 😛

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      • Conte Gracula

        luglio 8, 2022 at 12:13 PM

        Probabilmente puntano al tipo gentile della porta accanto, per dare un tocco di realismo che faccia contrasto con l’assurdità della trama media XD

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      • Lucius Etruscus

        luglio 8, 2022 at 12:16 PM

        Nei film cinematografici al femminile di solito l’attore concupito dalla protagonista va dal grado di “fotomodello” a “dio greco”, col fisico statuario, gli occhi ammaliatori e il sorriso strappa-mutande. In TV sembrano tutti carta da tappezzeria a fiori anni Settanta 😀
        Forse gli attori muscolosi non glieli fanno usare, per la TV, e quelli con lo sguardo che uccide li tengono per il grande schermo.

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      • Conte Gracula

        luglio 8, 2022 at 12:20 PM

        I tipi muscolosi, in tv, li usano quando vanno un po’ sulla mezza età (forse il sale e pepe aggiunge il fascino della saggezza al corpo di Adone).
        Poi c’è da considerare che mentre alla maggioranza degli uomini piacciono le donne col seno grande, le donne a cui piacciono i palestrati sono in proporzione un po’ meno, quindi puntano magari su attori un po’ magri, a patto che abbiano lineamenti rassicuranti e gentili, per quanto insipidi.

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      • Lucius Etruscus

        luglio 8, 2022 at 12:24 PM

        Anche perché il muscolo non garantisce una storia d’amore duratura, anzi di solito è sintomo di un narcisismo maschile che le donne non amano di certo, quindi per un romance ci sta molto meglio un posato e serio lavoratore, affidabile e duraturo nel tempo, anche se con la faccia di una finestra chiusa 😀

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  3. Conte Gracula

    luglio 8, 2022 at 12:16 PM

    Questo film ti è piaciuto così tanto che hai preferito parlare della caccia al cripto-film con Cary Grant XD
    Comprensibile.

    Il meccanismo del contrasto piace molto anche alla Disney: siccome trovano difficile scrivere un personaggio femminile moderno e interessante, preferiscono abbinare alla protagonista di turno un attaccapanni stupido e/o malvagio, oppure irritante, che la faccia risaltare.
    Grazie al cielo non succede sempre, ogni tanto riescono a fare personaggi interessanti di entrambi i sessi, ma ogni nuovo film è un terno al lotto XD

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    • Lucius Etruscus

      luglio 8, 2022 at 12:22 PM

      Anche perché la Disney ha mille tabelle da rispettare – il personaggio inclusivo, quello sessualmente fluido, neri e asiatici ben rappresentati, donne forti, ecc. – quindi alla fine non rimane nulla di una qualsiasi scrittura.
      Siccome mi piace farmi male ho provato a vedere “Miss Marvel”: dopo due minuti sapevo già tutto, avrei potuto scrivere ogni singola scena di tutto il resto della serie, tanto è orripilantemente banale e scontata, quindi mi ha fatto risparmiare un sacco di tempo 😛

      Questo film non l’avrei trattato se non ci fosse stato il “libro falso” fantascientifico, ma soprattutto se non fosse stato per Cary Grant: ho preso un giorno di ferie per fare quel video -confronto, penso che gli autori del film mai avrebbero immaginato tanta attenzione ^_^

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      • Conte Gracula

        luglio 8, 2022 at 12:26 PM

        Miss Marvel, a fumetti, è un personaggio carino, magari scritto in modo un pelino ruffiano, ma non mi dispiace.
        La serie non l’ho vista, ma mi hanno detto che le hanno cambiato le origini (succede, ok, ma il problema è che quel personaggio è abbastanza recente, credo che editorialmente abbia meno di dieci anni. Trovo sbagliato riscriverla così presto).
        A ogni modo, sono d’accordo, spuntare caselle da una lista non è il modo migliore per creare storie interessanti, ma come dici tu, “io sono leggenda” 😛

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      • Lucius Etruscus

        luglio 8, 2022 at 12:40 PM

        Miss Marvel mi interessava a fumetti quand’era una biondona con un piccolo costumino: poi anni fa è arrivato il bacchetonismo e l’hanno trasformata in una ragazzina vestita di burqa. Queste operazioni paracule mi infastidiscono, perciò ho mollato la versione a fumetti.
        Dubito fortemente che esista un solo personaggio a film/serieTV che rispetti le origini a fumetti, penso che le cambino per sorprendere i lettori così da avere comunque un “colpo di scena” anche da chi conosce bene il personaggio. Tanto le origini non valgono niente: a fumetti ogni personaggio ne ha circa cento, quindi aggiungerne altre da altri media cambia poco 😀

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      • Conte Gracula

        luglio 8, 2022 at 12:51 PM

        La biondona c’è ancora, non è più miss, da molti anni è Captain. La nuova miss Marvel è una sua fan che ha preso il nome in suo onore (e perché la sua prima prodezza fu quella di assumere il suo aspetto, all’inizio era pure mutaforma).
        Il costume, scherza scherza, è un burqini, un costume da bagno, adattato XD
        La famiglia del personaggio è di origini pakistane e sono di religione musulmana, cosa che la porta a vivere dei conflitti tra l’essere un’adolescente americana e venire da una famiglia molto aderente alla religione, anche se non integralista.
        Probabilmente la serie tv non le dona 😛 l’avranno fatta perché il personaggio a fumetti è abbastanza popolare, anche grazie a storie scritte in modo dignitoso e leggero.

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  4. Vasquez

    luglio 8, 2022 at 3:03 PM

    👏👏👏
    Applausi a scena aperta!
    È assolutamente incredibile che per trovare queste perle tu debba sorbirti ‘sti romantichelli fatti con lo stampo, ma chi non risica non rosica, giusto? 😀
    Complimenti a valanga, per il pezzo, ma soprattutto per la ricerca, e anche per il video-confronto, ovviamente.
    Video-confronto che ho messo in loop per capirci qualcosa. La prima cosa che posso dire è per confermare che nel doppiaggio d’epoca Cary Grant è doppiato da Gualtiero De Angelis, doppiatore storico di Grant ma anche di tanti altri (James Stewart ad esempio).
    E veniamo a questo moderno. La voce della donna è irriconoscibile, con le voci femminili è sempre più difficile, per lo meno per me.
    Sono ragionevolmente sicura che il barista che si vede a 0:14 e il signore coi baffi a 1:09 siano doppiati dalla stessa persona, ossia Luciano Roffi (voce di Christopher Walken in “Batman – Il ritorno”).
    Invece colui che fa parlare in italiano l’affascinante Cary (non nego che sia stato sopravvalutato come attore, ma vederlo su schermo è sempre un piacere 😊) mi sembra proprio Fabrizio Pucci, voce italiana di Hugh Jackman, fra gli altri.
    Non ho idea se questi due abbiano lavorato per la GA&A Productions, né se c’è modo di saperlo per poter avere una (parziale) conferma di quella che dicono le mie orecchie, ma tant’è: le mie orecchie dicono ciò, e più ascolto più me ne convinco 😛
    Saluti, e ancora complimenti 😉

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    • Lucius Etruscus

      luglio 8, 2022 at 3:31 PM

      Lusingato dei complimenti e arrossisco ^_^

      Il problema con Cary Grant è che tutti abbiamo amato quei pochissimi film replicati in TV, ottimi prodotti che giustamente hanno creato il mito dell’attore: andando a ravanare nel suo passato, in quegli anni Trenta e Quaranta in cui era tutt’altra persona, sono rimasto scottato, ma non da lui come attore bensì dai prodotti per cui era famoso. In fondo i suoi biografi sottolineano come ai tempi de “Il sospetto” di Hitchcock Grant fosse ormai stufissimo delle commedie per cui lo chiamavano – dove peraltro non fa ridere, ma questo è un giudizio personale – e ha approfittato di Hitch per presentarsi come attore serio, invece il film in molti punti si vede deviare verso la commedia, perché è un’opera travagliata dove i produttori hanno messo molte più mani del dovuto.
      Credo che per tutta adolescenza e infanzia avrò visto Grant nei grandi drammoni storici, la prima volta che l’ho visto in “Ero un marito di guerra” mi ha stupito tantissimo vederlo in un ruolo così brillante, e invece era quella la sua base. I sei film che ho visto mi hanno ucciso, per la loro bruttezza nel cercare di far ridere, invece questo Mr. Bliss è splendido, e mi ha fatto fare pace con l’attore 😉

      Raccolgo le tue informazioni e vado a bussare a casa Evit, che lui ha documenti segreti tutti schedati per casa di doppiaggio, quindi ci mette un attimo a scoprire se Pucci ha lavorato per la GA&A.
      Complimenti per l’orecchio bionico, comunque ^_^

      Se hai notato, i due doppiaggi nelle scene di Grant dicono cose totalmente diverse. Il mio sospetto è che il film del 2016 abbia adattato le parole di Grant per calzare con la vicenda, in una scena in cui in pratica i due amanti travagliati moderni imparano dai classici come comportarsi. Infatti il protagonista maschile ha un anello nel taschino che tira fuori quando la donna in TV parla a Grant del suo anello, invece in italiano dice “gioielli”. Ma è solo un mio sospetto, finché non riesco a trovare una copia originale del film.

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      • Conte Gracula

        luglio 8, 2022 at 4:28 PM

        Mi piace questa vostra “associazione a delinquere” di stampo investigativo 😀 aumenta di molto il valore del materiale di partenza, ovvero il romantichello fatto con la carta carbone!

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      • Lucius Etruscus

        luglio 8, 2022 at 4:39 PM

        “Dai blockbuster non nasce niente, dai romantichelli nascono i fior” 😀

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      • Vasquez

        luglio 8, 2022 at 5:14 PM

        La “colpa” è solo dell’Etrusco: non credo proprio che al pubblico “target” di questi film fotocopia possa mai venire in mente di fare questo tipo di ricerche 😛

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  5. Vasquez

    luglio 8, 2022 at 4:36 PM

    Pensa che il primo film che ricordo di aver visto io con Cary Grant è “Sciarada” dove però divide la scena con atri grandissimi, e come film mi piace ogni volta che lo rivedo. Ma poi “Indiscreto”, “Notorious”, “Caccia al ladro”, per non nominare “Arsenico e vecchi merletti”…mi sa che ho un debole per Cary Grant 😛

    Aspetta almeno una qualche conferma, prima di farmi i complimenti per l’orecchitudine 😜

    Guarda, in quella scena se davvero lei parlasse di anelli mostrerebbe il dorso della mano. Invece mostra palesemente il polso, e infatti dice che tutti hanno ammirato i suoi braccialetti (solo che questo particolare si vede nella versione originale, nel televisore che sta guardando lui, da lontano e di traverso non si capisce benissimo). Secondo me se un adattamento c’è stato, è stato fatto a monte e non dal doppiaggio. Strano solo che non abbiano trovato un film più “trovabile” con una scena che si adattasse già di per sé, invece di stare a modificare le battute di un film storico.

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    • Lucius Etruscus

      luglio 8, 2022 at 4:42 PM

      Questi romantichelli sono fatti da minuscole case, non sono come “Stranger Things” che può permettersi di mandare in onda filmoni famosi in TV, devono andare a beccare i titoli senza copyright o quelli scaduti o robe simili. Ho caricato un video-confronto di un thrillerino dove due mamme guardano “La notte dei morti viventi”, una scena totalmente implausibile ma poi penso che il film è senza copyright quindi perfetto per un prodotto che non ha mezzi ^_^

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