[Pseudobiblia] Addestramento d’amore (2017)

Questo film era sfuggito alla mia attenzione quando è passato su TV8 nel lontano 8 marzo 2019 – che sembra una vita fa – così appena scoperto che sarebbe stato replicato su TV2000, lo scorso 21 gennaio 2024, ne ho approfittato per integrare la sezione degli “pseudobiblia romantichelli” con Addestramento d’amore (All for Love, 2017) di Lee Friedlander.

«Luke si muoveva nella giungla furtivo come una pantera, anche dopo mesi che era scappato dai suoi rapitori l’intensità del suo desiderio di tornare a casa non era diminuita: casa, dove lei, l’unica donna che avesse mai amato, lo aspettava.»

Il film inizia presentandoci subito un paragrafo appena scritto di un nuovo romanzo di Josephine Payden (Sara Rue), per gli amici Jo, e se vi sembra un testo un po’ leggerino vi sbagliate: l’autrice lo definisce «Maledettamente perfetto» (pretty darn good), prima di premiarsi con un pezzo di cioccolato.

Uno dei grandi romanzi d’ammmòre dell’autrice

L’autrice scrive romanzi rosa – come Denim Dreams – con un protagonista d’azione, Luke, che in questo nuovo libro in corso d’opera riuscirà a sfuggire ai propri rapitori per tornare dall’amata Abby: la donna abbandonerà la sicurezza del proprio mondo per seguire l’amore? Eh, che domanda filosofica. Ma la vera domanda è: riuscirà un giorno la scrittrice a smettere di limitarsi a parlare d’amore e iniziare a viverlo sul serio?

Tornando al concreto, il problema è che il suo ultimo romanzo, “Fiamme di desiderio” (Flames of Desire), è stato un fiasco editoriale ed ora la sua editrice Diana Kelly (Teryl Rothery) della Kelly & Garvin l’ha chiamata a rapporto, e potete giurarci che durante il tragitto la protagonista si scontra con il co-protagonista maschile, generando un battibecco. Perché è quello che succede in TUTTI i romantichelli, nessuno escluso.

Perché gli americani girano sempre con un bicchiere in mano, così da sbrodolarsi?

L’editrice non indora la pillola e massacra Fiamme di desiderio, che è stato stroncato da critica e pubblico, anche perché c’erano molte imprecisioni tecniche.

«Io ho comprato il tuo primo libro perché la tua voce era fresca, era eccitante e alquanto sensuale: oggi non è nessuna di queste cose, e si sente.»

Oltre ai problemi tecnici, quindi, l’editrice si lamenta di un calo qualitativo nello stile della povera Jo. E dopo aver letto la prima bozza del nuovo romanzo – “Serrati in un bacio” (SEALed with a Kiss) – l’editrice non è affatto contenta, e impone all’autrice un consulente che l’aiuti nel sistemare i particolari del suo nuovo romanzo. Basta con Google, le dice, serve un vero uomo d’azione per rendere più plausibile il suo Luke.

Così dopo averci litigato, Jo scopre che il suo nuovo consulente è un ex Navy SEAL pluridecorato: il capitano Colin Kelly (la star televisiva Steve Bacic, presente in mille prodotti del nuovo millennio).

Da ricercatrice da scrivania, Jo d’un tratto si ritrova recluta militare di un capitano che non la stima minimamente, chiamandola “principessa” perché non si è mai sporcata le mani in vita sua. Non il miglior modo di lavorare insieme.

Una perfetta divisa da recluta militare dell’esercito dell’ammmòre!

E così la scrittrice, abituata a spiluccare cioccolata mentre sdraiata in giardino ticchetta sui tasti del suo computer, scrivendo di un rude eroe che vive mille avventure, si ritrova in un vero campo di addestramento SEAL a diventare… G.I. Jo!

Indovinate qual è G.I. Jo (perché si chiama Josephine)

Conosciamo un altro passaggio del nuovo attesissimo romanzo:

«Si acquattò dietro una roccia aspettando che arrivasse la notte per fare la prossima mossa: la paura gli scorreva nelle vene ma la respinse. Con la sola torcia a guidarlo, lui…»

Aspetta, ma quando si è di notte in territorio nemico l’ultima cosa da usare è una torcia! Ora G.I. Jo lo sa! Il capitano Kelly sta distruggendo le sue certezze narrative, e così lei… si vendica con lo yoga.

Una tortura a cui i Navy SEAL non sono abituati

Come da copione, l’arte narrativa di Jo riesce a fare breccia nel duro cuore arido del rude militare, che infatti vediamo intento a leggere “Il profondo di un cuore” (The Fathom of a Heart), ovviamente di nascosto, mentre le avventure di Luke si fanno sempre più verosimili, non girando più da solo bensì insieme ai propri commilitoni.

Visto che la casa editrice sta puntando molto sul rispetto che il romanzo avrà nei confronti del corpo dei marine, per la copertina ci vorrebbe qualcuno che sembri davvero un militare, non il solito modello: so a cosa state pensando, che il capitano Kelly sarebbe perfetto per il libro di Jo. E avete indovinato!

Il problema è che la copertina finale fa schifo come poche nella storia dell’editoria, eppure ci viene spacciata per perfetta!

Ma cos’è ’sta roba? Perché hanno tagliato la faccia della donna?

La copertina è pronta, l’ammmòre pompa e la nuova bozza è pronta. Cosa manca? Ah be’, certo: l’intoppo a tre quarti di vicenda.

Ripeto: la copertina più brutta mai apparsa in un romantichello pseudobiblico!

Come ogni romantichello, anche questo deve creare un inciampo a tre quarti, un equivoco che crei un momentaneo distacco fra i due protagonisti, giusto il tempo per lei di continuare a limare il proprio capolavoro letterario.

«Lui apparve come in un sogno, creando in lei più domande di quelle a cui sapeva rispondere.»

Meno male che il romanzo è finito, che questi estratti sono terribili.

L’amore va com’è ovvio che vada e a noi non rimane che riassumere gli pseudobiblia d’amore di Josephine Payden:

• Denim Dreams
• Trade Secrets
• “Il profondo di un cuore” The Fathom of a Heart
• Scorch of Justice
• Hostile Takeover
• “Pericolo in blu” (Dangerous in Blue)
• “Fiamme di desiderio” (Flames of Desire)
• “Serrati in un bacio” (SEALed with a Kiss)

Non sono oggettivo perché adoro Sara Rue sin da quando all’alba del nuovo millennio vedevo su Mtv la sit-com “Perfetti ma non troppo”, quindi per me l’attrice qui vince tutto già entrando in scena, anche perché conferma la simpatia che l’ha sempre contraddistinta e si passa sopra i non perfetti collegamenti logici della storia.

Un filmetto simpatico e divertente, sicuramente migliore di tanti altri televisivi dello stesso genere. E poi gli pseudobiblia rendono sempre tutto più bello.

L.

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