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I Risultati della Ricerca per: ‘[pulp]’

[Pulp] Revolt of the Robots (1939)

Intrigato dalle belle illustrazioni, mi sono letto il racconto “Revolt of the Robots” di Arthur R. Tofte (inedito in Italia), apparso su “Fantastic Adventures” volume 1, numero1 (maggio 1939): ve lo racconto.

Illustrazione di Robert Fuqua

Siamo nel 2860 e la gente del futuro «prova ancora le passioni dell’uomo primitivo, ma ha imparato a non mostrarle». Tarra Greghold prova un profondo sentimento di gelosia, distesa nella camera del sole (sun chamber) a guardare gli schermi sul soffitto. È una ragazza del suo tempo, con i capelli color paglierino e il mento piccolo, ci informa l’autore, ma quel che più importa è che ha un robot di compagnia di nome Q9T9.

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Pubblicato da su marzo 22, 2019 in Pulp

 

[Pulp] L’uomo senza nome di Louis Létang

Questa settimana presento i primi due capitoli di un testo del giornalista ed apprezzato autore di feuilleton Louis Létang (1855-1938), nome ignoto ai lettori italiani se non per due pubblicazioni del 1915 della collana “I Romanzi del Corriere della Sera” (Figlia di regina e Il delitto del chirurgo).

Non sono riuscito a trovare una data sicura della prima apparizione di Jean Misère, essendo sia l’autore che i suoi romanzi del tutto persi nell’oblio, ma di sicuro il romanzo viene presentato a puntate su “La Stampa” dal 16 settembre 1910 al 6 gennaio 1911, con il titolo “L’uomo senza nome“.

Quella che mostro di lato è un’immagine di quando il romanzo è apparso a puntate sul quotidiano “Le Midi Socialiste” a partire dal 13 luglio 1911.

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Pubblicato da su giugno 9, 2017 in Pulp

 

[Pulp] La mummia verde (3) di Fergus Hume

Sta per arrivare in Italia il nuovo film di Tom Cruise, The Mummy, e quindi è il momento di scatenare un raffica di post a blog unificati: è il momento di parlare di mummie nell’immaginario collettivo!


Terzo appuntamento con il romanzo The Green Mummy (1908) di Fergus Hume (1859-1932), apparso unicamente a puntate in italiano cent’anni fa – sul quotidiano “La Stampa” dal 27 settembre al 18 novembre 1908 – con il titolo Chi è l’assassino? e mai più riapparso finora.

La settimana prossima presenterò altri due capitoli!

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Pubblicato da su giugno 2, 2017 in Pulp

 

[Pulp] La mummia verde (2) di Fergus Hume

Sta per arrivare in Italia il nuovo film di Tom Cruise, The Mummy, e quindi è il momento di scatenare un raffica di post a blog unificati: è il momento di parlare di mummie nell’immaginario collettivo!


Secondo appuntamento con il romanzo The Green Mummy (1908) di Fergus Hume (1859-1932), apparso unicamente a puntate in italiano cent’anni fa – sul quotidiano “La Stampa” dal 27 settembre al 18 novembre 1908 – con il titolo Chi è l’assassino? e mai più riapparso finora.

La settimana prossima presenterò altri due capitoli!

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Pubblicato da su Maggio 26, 2017 in Pulp

 

[Pulp] La mummia verde di Fergus Hume

Sta per arrivare in Italia il nuovo film di Tom Cruise, The Mummy, e quindi è il momento di scatenare un raffica di post a blog unificati: è il momento di parlare di mummie nell’immaginario collettivo!


Rispetto agli autori dimenticati che mi è capitato di presentare, il britannico Fergus Hume (1859-1932) è davvero un’eccezione: forse non è famoso come Gaston Leroux, ma gli amanti italiani del giallo classico ben conoscono il suo nome.

A 27 anni Fergus Hume ha nel cassetto un romanzo in cui crede ma nessun editore disposto a pubblicarlo, così intraprende la strada dell’autopubblicazione: le 5.000 copie del suo primo libro vanno esaurite in tre settimane, e il successo travolgente fa capire a Hume che quella è la sua vera vocazione.
Come tutti i grandi autori internazionali, in Italia è arrivato solo di striscio. Già nel 1891 la milanese Rechiedei presenta il romanzo I misteri di Melbourne – cioè l’esordio letterario dell’autore, quel The Mystery of a Hansom Cab (1886) che gli ha donato la notorietà e che conoscerà molte ritraduzioni italiane (La morte viaggia in carrozza, Bariletti 1990; Il delitto della carrozza chiusa, Newton Compton 1996; Il mistero di una vettura pubblica, Demetra 1997; Il mistero del calesse, L’Unità 2002; Il delitto della carrozza chiusa, De Agostini 2007) — ma è solo dal 1910 che la nostra editoria si interessa allo scrittore britannico, anche se durerà solo fino agli anni Quaranta.
Scomparso nel nulla, negli anni Novanta prima la Garden Editoriale e poi la Newton Compton rispolverano qualcosina di Hume, che non sembra ritrovare l’interesse dei lettori: a parte tre o quattro romanzi editi da De Agostini nel 2007 – sempre gli stessi già ristampati – si può dire che Fergus Hume è un autore del tutto dimenticato dalla nostra editoria.

Presento qui i primi due capitoli di un romanzo inedito in Italia, The Green Mummy (1908): dato il totale disinteresse che evidentemente mostrano i lettori italiani per le mummie, il titolo scelto è davvero incredibile: Chi è l’assassino?.
Quella che appare a puntate sul quotidiano “La Stampa” dal 27 settembre al 18 novembre 1908 non è una traduzione: è una sforbiciata impietosa del testo originale, quasi un riassunto. Rimane comunque un testo dimenticato da un secolo, mai raccolto in volume e rispolverato qui per la prima volta.

La settimana prossima presenterò altri due capitoli!

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Pubblicato da su Maggio 19, 2017 in Pulp

 

[Pulp] Colpevole di Jules de Gastyne

Questa settimana presento i primi due capitoli di un testo dello scrittore e drammaturgo francese Jules de Gastyne (pseudonimo di Jules Sillas Benoist, 1847-1920). Piccolo giornalista della provincia profonda, il nostro autore si trasferì nella rutilante metropoli parigina per poter sfondare, cosa che infatti gli riuscì: fu un apprezzato e prolifico autore, noto soprattutto per i suoi feuilleton, romanzi a puntate di stampo fortemente drammatico.
Siamo un po’ lontani dal “nero” che mi propongo di riscoprire – questo testo parla di un tradimento scoperto che rischia di finire in tragedia sanguinaria – ma ci tengo comunque a presentare autori dimenticati e la loro opera che, all’epoca, rispondeva ai gusti del pubblico.

Già dal 1886 appaiono in Italia i romanzi di de Gastyne, firmati però con il suo verso nome Jules Benoit. Roma, Torino e Milano se lo contendono, e Napoli nel 1898 finalmente presenta un romanzo (L’uomo della notte) firmato con lo pseudonimo Giulio de Gastyne.
Dopo Il cugino nel 1933, non risultano altri testi di de Gastyne usciti in Italia: l’autore va ad arricchire l’armata di autori totalmente dimenticati dalla nostra editoria.

Ecco dunque i primi due capitoli del romanzo Coupable?, apparso a puntate su “Le Petit Journal” dall’11 maggio 1905.
Ve li riporto come li ha presentati – con il titolo Colpevole? – il quotidiano italiano “La Stampa”, dal 18 marzo al 2 agosto 1906: è una lingua italiana di inizio Novecento, splendida da ammirare!
Ricordo che questa è la prima volta, in un secolo, che il testo rivede la luce in lingua italiana.

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Pubblicato da su Maggio 12, 2017 in Pulp

 

[Pulp] Il danaro del Diavolo di Mérouvel

Ad un secolo esatto dalla sua prima (ed unica) apparizione italiana, ecco il primo capitolo de “Il danaro del Diavolo” di Carlo Mérouvel, versione italiana di Les Vautours de Paris (“Gli avvoltoi di Parigi”) di Charles Mérouvel (pseudonimo di Charles Chartier, 1832-1920), la cui prima puntata è apparsa originariamente su “Le Petit Parisien” il 7 dicembre 1902.

In Italia Mérouvel è stato un nome molto noto sul finire dell’Ottocento: la traccia più antica che ho trovato è il suo romanzo La Rosa del mercato edito da Sonzogno nel 1887!
Con l’arrivo del Novecento solo pochi suoi romanzi continuano ad essere tradotti in Italia, e si può dire che con la morte dell’autore muore anche la sua distribuzione italiana.

Il danaro del Diavolo – una “discesa nel nero” di un conte che ha dilapidato un patrimonio – è apparso sul quotidiano “La Stampa” dal 24 maggio 1906 al 19 febbraio 1907.
Non risulta che questo testo sia mai più apparso in lingua italiana, nel secolo esatto successivo alla sua presentazione a puntate..

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Pubblicato da su Maggio 6, 2017 in Pulp

 

[Pulp] Frank Rattray di E.W. Hornung

Proseguendo il viaggio nelle rarissime edizioni italiane del pulp d’annata – o feuilleton che dir si voglia – incontriamo Ernest William Hornung (1866-1921): il cognato di Sir Arthur Conan Doyle!

Già ho parlato del suo Raffles, fenomenale antenato britannico del francese Arsène Lupin, ma l’autore ha scritto molto… sebbene l’Italia l’abbia totalmente dimenticato.

Quello che presento è il primo capitolo del romanzo Frank Rattray, versione italiana – tradotta molto probabilmente dall’edizione francese – di Dead Men Tell no Tales (risalente forse al 1899 ma pubblicato in volume nel 1908), ed apparso in italiano sul quotidiano “La Stampa” dal 10 marzo al 29 aprile 1911. Questo testo non risulta mai più apparso in Italia prima d’ora.

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Pubblicato da su aprile 28, 2017 in Pulp

 

[Pulp] Zigomar di Léon Sazie

Zigomar nel 1909:
illustrazione di Leonetto Cappiello

Proseguendo il viaggio nelle rarissime edizioni italiane del pulp d’annata – o feuilleton che dir si voglia – incontriamo un Signore del Male, un personaggio negativo molto noto all’epoca e che anticipa di dieci anni la Z di Zorro: come lui, infatti, lascia una lettera a firma delle malefatte.
Già ho parlato di come Léon Sazie abbia creato il personaggio nella guerra dei giornali al successo di Arsène Lupin, ma ecco come il quotidiano “La Stampa” il 6 gennaio 1911 presenta il personaggio:

Zigomar? Chi è costui? Sarebbe assai difficile dirlo con esattezza. E’ il capo sempre invisibile ma pur presente sempre di una banda perfettamente organizzata, che geetta il terrore a Parigi: è l’uomo misterioso che uccide, che assassina per la vendetta ed il furto e lascia immancabilmente dietro di sè un segno tracciato col sangue: una Z che è la sua sigla terribile.
Nessuno, neppure fra i suoi accoliti, sa chi sia veramente.

Zigomar getta il terrore ove passa: il terrore e la morte e invano la Polizia gli dà una caccia spietata.
Invero un uomo solo ha osato affrontare l’aspra lotta con l’audacissimo bandito, un uomo dall’intelligenza viva, scintillante e dai muscoli d’acciaio temprato: Paolino Broquet.
E’ questi il principe dei poliziotti: la sua indagine acuta è il frutto della logica e della ponderazione e genera arditissimi colpi.

Zigomar tuttavia sa opporre resistenza ad un rivale pur tanto terribile ed il tremendo duello si svolge attraverso una serie di drammatiche vicende che suscitano talvolta una commozione indicibile. Allorquando pare che il misterioso e sanguinario bandito già trionfi, Paolino Broquet che può gridare invece la sua vittoria; ma – ahimè! – vittoria effimera, pagata subito dopo col rischio della propria vita e con le più atroci torture.
Ma il principe dei poliziotti moderni – in cospetto del quale Sherlock Holmes e Nik Carter sono dei novellini – non conosce la sfiducia. Una sconfitta lo agguerrisce meglio; le ferite gli rinnovano il vigore dei muscoli.

Zigomar sa tutto ciò e tenta, in un agguato sapientemente preparato, il colpo supremo contro Paolino Broquet: il poliziotto deve morire, deve saltare in aria col petto squarciato da una cartuccia di dinamite.
E’ a questo punto che una nuova figura si delinea nel quadro: la donna dai capelli rossi, misteriosa anch’essa come Zigomar e più di lui forse potente.

Zigomar dunque, il romanzo suggestivo di Lèon Sazie, è destinato ad avere il più largo successo presso i nostri lettori. Ne inizieremo la pubblicazione domenica prossima, certi di fare ad essi cosa grata.
Pochi romanzi d’appendice, scritti con intenti di modernità, hanno come questo un’azione serrata, rapida, incalzante e tale da suscitare la curiosità più viva e la commozione più intensa.

Malgrado questa entusiastica presentazione, Zigomar è sempre stato totalmente ignorato dall’editoria italiana, che non ha mai pubblicato in volume una sola riga delle sue molte avventure.

Quelli che presento sono i primi due capitoli del romanzo, uscito originariamente su “Le Matin” dal 7 dicembre 1909 al 30 gennaio 1910 e tradotto in italiano sul quotidiano “La Stampa” dal 7 gennaio al 25 febbraio 1911. Questo testo non risulta mai più apparso in Italia prima d’ora.

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Pubblicato da su aprile 21, 2017 in Pulp

 

[Pulp] La mano rossa di Henry Cauvain

Proseguendo il viaggio nelle rarissime edizioni italiane del pulp d’annata – o feuilleton che dir si voglia – incontriamo un “giallo” ante litteram, in cui l’indagine analitica la fa da padrona: “La mano rossa” di Enrico Cauvain, resa italiana de “La main sanglante” (raccolto in volume nel 1885) del romanziere parigino Henry Cauvain (1847-1899).

Cauvain è un autore in pratica inedito in Italia: l’unica sua pubblicazione nota è “Massimiliano Heller“, romanzo d’esordio del 1871 edito a Milano dall’Osservatore Cattolico nel 1880 (trad. di Paolo De Angelis) e ristampato dalla milanese Pro Familia nel 1927: da allora non si hanno altre notizie di sue opere.
Il personaggio di Maximilien Heller è comunque considerato fra gli ispiratori dello Sherlock Holmes di Sir Arthur Conan Doyle. Invece ne La main sanglante il detective protagonista – monsieur Bidache – è di tutt’altro genere, proprio perché l’autore cercava nuove caratterizzazioni per i suoi personaggi.

Quelli che presento sono i primi tre capitoli del romanzo, uscito a puntate sul quotidiano “La Stampa” dal 30 luglio al 15 settembre 1910. Questo testo non risulta mai più apparso in Italia prima d’ora.

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Pubblicato da su aprile 14, 2017 in Pulp