RSS

Cinecomics del Cuore – Ecco perché non ne ho! (1)

21 Mag

Il 7 maggio scorso, leggendo questo post di Ivano Landi, ho scoperto l’iniziativa del blog W@lly Said: “I 5 cinecomics del cuore“. Proprio come Ivano userò questa iniziativa in modo diverso da com’è nata, quindi per saperne di più sul “vero” tag vi rimando al link qui sopra: io andrò in altre direzioni.

Ad Ivano avevo detto che non avrei potuto partecipare non esistendo film tratti da fumetti che mi piacessero: come si fa a stilare una classifica di “piacenza” quando nessuno dei candidati ti è piaciuto?
Sarebbe bello dire che sono troppo vecchio per questa roba di armature volanti e martelli e scudi e zip zap, invece non solo il W@lly Said che ha lanciato l’iniziativa ed adora i cine-marvel da come scrive ha giusto qualche anno meno di me, quindi non un ragazzino, ma io ho sempre disprezzato profondamente l’universo DC/Marvel anche in tempi non sospetti, trovandolo imbarazzante già quando avevo 14 anni: il mio gusto quindi non è stato influenzato dall’età…
Purtroppo la stragrande maggioranza degli amanti della DC/Marvel tende a pensare che non esista vita al di fuori di quell’orticello in cui si accalcano, e da una parte hanno ragione: io ho sempre viaggiato al di fuori del loro territorio… ed ecco i motivi per cui mi è impossibile credere nell’esistenza di un buon cinecomic

Il pezzo mi è venuto più lungo del previsto, quindi lo spezzo in più giorni.


1. Sparare nell’Abisso…

Teoricamente il giovane maschio arrivato all’adolescenza inizia a tagliare i ponti con tutto ciò che sente “paterno”: da che mondo è mondo, la ribellione giovanile passa per la simbolica uccisione del padre che ci raccontano tutti i miti greci citati dagli psicologi, prima che i miti cristiani cambiassero le carte in tavola e si uccidessero i figli. Per questo resterà per sempre un mistero come io, figlio di un padre texiano, nato esattamente un mese prima di Tex Willer, un padre che più e più volte ha raccontato come da ragazzino leggesse di nascosto le avventure del più celebre ranger d’Italia, buttando via gli albetti perché in casa non si potevano tenere (che patrimonio sprecato!), figlio dunque di un padre grande e storico lettore del personaggio Bonelli… non solo non abbia mai voluto leggere Tex per tutta l’infanzia, ma che d’un tratto, senza motivo apparente, mi sia appassionato a Tex proprio nell’adolescenza!

Intorno al 1988, all’età di 14 anni, divento il primo fan di Tex, divorando con voracità i più di 300 numeri che recupero in fumetteria, vendendo gran parte della mia vasta collezione di “Topolino”. (All’epoca si chiamano “fumetterie” i negozi dell’usato dove si va per risparmiare, non le “fumetterie” di oggi dove si fa tutto tranne che risparmiare.) Com’è che d’un tratto amo ciò che ho volutamente ignorato per 14 anni? Non lo so, me lo chiedo da allora senza immaginare risposta.
Con la veemenza di un giovane appassionato, divoro l’opera omnia texiana con una velocità impressionante, quindi potrei addirittura azzardare di aver già letto tutto Tex quella sera del 20 dicembre 1988, quando per la prima volta la RAI manda in onda “Tex e il signore degli abissi” (1985) di Duccio Tessari.

Perché la camicia rosa? Perché? Perché? Perché?

Se all’epoca c’è qualcosa che amo più di Tex è il cinema, e quando scopro che hanno fatto un film da Tex sembra la congiunzione astrale della felicità: cosa può esserci di più bello al mondo? È un film western fatto dagli italiani, e a detta di ogni singola persona che ho incontrato nella mia vita non esiste autore di western migliore: ma vuoi mettere i grandi western italiani? Ce li invidiano nel mondo, c’è gente che si è suicidata perché non era italiana e non poteva quindi fare western…

Ho ritagliato la pubblicità sulle riviste, sono emozionato come Danny davanti al nuovo film di Jack Slater, un eroe italiano interpretato da un divo italiano come Giuliano Gemma, e l’indiano-narratore lo fa Bonelli in persona: andiamo, è la Perfezione con la P maiuscola!
Inizia il film e ho già deciso che mi piace, non importa come sarà: è il mio film preferito di sempre. Poi però il film inizia per davvero…

Ma cos’ha Gemma? Perché parla così? Sta male? Capisco la paresi facciale, sta interpretando un fumetto quindi deve stare sempre fermo a guardare il vuoto, ma perché parla come un disturbato mentale? E perché a Kit Carson hanno dato la voce del solito stupido vecchietto del Far West? Flavio Bucci mi sembra un nome italiano, dovrebbe parlare italiano, non come un decerebrato doppiato da un demente.
Il silenzio in casa è pesante. Mio padre, texiano DOC, diventa catatonico e non emette suono. Dopo un po’ mia madre mi chiede «Ma è così anche il fumetto?» Sono in crisi, dovrei spiegarle che gli autori di Tex sono riusciti nell’impossibile impresa di sbagliare il film di Tex? Dovrei dirle che gli italiani, i più grandi autori di western della storia del western, sono in realtà degli inutili cialtroni che su un milione di western fatti ne hanno azzeccati forse dieci? Dovrei dirle che solamente la grande creatività italiana poteva riuscire a sbagliare così tanto? Ho bofonchiato, ma in pratica non ho risposto.

Tex e il signore degli abissi” è merda in ogni singolo fotogramma, e ci sono andato piano: avrei potuto dire ben di peggio. “Little Rita nel West” (1968), con Rita Pavone e Lucio Dalla, è un western miliardi di volte superiore: e non sto esagerando, è un dato di fatto.
Quel giorno del 1988, a 14 anni, ho scoperto l’Abisso della mediocrità italiana ma soprattutto ho scoperto che il cinema e i fumetti non sono due facce della stessa medaglia…

Consoliamoci con Rita e Lucio nel Far West!

(continua)

L.

– Ultimi post simili:

 
11 commenti

Pubblicato da su Maggio 21, 2018 in Ricordi

 

11 risposte a “Cinecomics del Cuore – Ecco perché non ne ho! (1)

  1. Cassidy

    Maggio 21, 2018 at 8:38 am

    Osceno, più o meno ho avuto la tua stessa reazione quando da ragazzino, in piena fase Tex, scoprì dell’esistenza di questo film, anche se mio padre, davanti al mio entusiasmo ricordo che mi guardò come per dire: Ho un figlio scemo, cosa che poi con il tempo si sarebbe rivelata pure vera 😉

    Per altro lui ha sempre odiato i western con Giuliano Gemma, tutti, infatti me li dovevo guardare quasi di nascosto, perché lui proprio non li voleva sentir nemmeno nominare. In pratica per mio padre, tutti i western con Giuliano Gemma, sono come “Tex e il signore degli abissi”, solo che “Tex e il signore degli abissi” è ancora peggio, una camicia rosa tra le parole “Fa” e “Schifo”. Cheers!

    Piace a 2 people

     
    • Lucius Etruscus

      Maggio 21, 2018 at 9:39 am

      Ahahah Mio padre amava i vecchi western, tipo quelli storici con John Wayne, ma mia madre non li sopportava e quindi alla fine in casa si vedevano molto di rado. Di sicuro nessuno amava Gemma, sebbene non con la veemenza che racconti 😀 Diciamo che il western che piaceva a mio padre era quello dinamico, frizzante, quindi le moscerie italiane le tollerava molto poco.
      Al di là di gusti, comunque, il film di Tex è insalvabile sotto ogni punto di vista!

      "Mi piace"

       
  2. Ivano Landi

    Maggio 21, 2018 at 9:32 am

    Non ho visto il film perché non ne avevo motivo visto che a me Tex non è mai piaciuto, ma avevo letto le recensioni all’epoca e già allora tutte concordavano sul fatto che fosse una abissale schifezza.
    Anche sull’universo cinematico Marvel e DC sai già che più o meno la pensiamo uguale, nonostante io almeno i fumetti Marvel li abbia amati e ci sia cresciuto insieme.
    La differenza è che io, fuori di quell’orticello, i miei amatissimi cinecomics ce li ho, anche se si contano sulle dita di una mano, una e mezzo al massimo 🙂

    Piace a 1 persona

     
    • Lucius Etruscus

      Maggio 21, 2018 at 9:51 am

      Io invece sono orfano, avendo trovato sempre indigesto l’universo DC/Marvel, in ogni suo formato. (Ad esclusione dei cartoni animati visti da bambino, quelli dove gli eroi Marvel si muovevano mediante scene fisse ripetute in semi-animazione)
      Però non ci soffro, in questa situazione. Deluso – come racconterò in questa serie di post – dal cinecomic, tengo ben separati i due media e me li gusto ognuno per conto suo, apprezzando in ognuno gli aspetti irripetibili nell’altro 😉

      "Mi piace"

       
  3. Conte Gracula

    Maggio 21, 2018 at 12:53 PM

    Cinecomic? Mi è piaciuto davvero solo Ant-Man, che è più uno heist movie. Se avessero lasciato il via libera a Wright… io, al regista di Hot Fuzz, avrei dato anche la combinazione della cassaforte, altro che stracciargli le balle per farlo mollare e avere un regista più cedevole! Poi, altra roba Marvel, carina ma senza strapparsi i capelli. E altra roba ancora… meh, và.

    Di Gemma credo di aver visto solo Arrivani i titani, Tex non l’avrei nemmeno toccato col bastone, non amo i western, anche se con un pizzico di fantastico… 😛
    Comunque, tra post e commenti ho riso un bel po’ XD

    Piace a 1 persona

     
    • Lucius Etruscus

      Maggio 21, 2018 at 12:58 PM

      Negli Ottanta Gemma te lo ritrovavi in TV ogni tre per due, in ogni genere esistente. Ricordo anch’io i Titani, film brioso che ricordo divertente, ma credo d’aver avuto 6 anni 😀
      Ne ho visti tanti, di film con Gemma, ma raramente era una scelta: magari il “Lunedì Cinema” della RAI mandava un suo film e quindi non c’erano alternative. Con l’arrivo del Berlusca e delle videoteche, quando cioè potevi scegliere un film, temo di aver abbandonato il povero Giuliano…

      Piace a 1 persona

       
      • Conte Gracula

        Maggio 21, 2018 at 1:03 PM

        Io l’avrò visto a 14, i titani… anche perché ero fissato con la mitologia dalla seconda elementare…
        Non esattamente un filmone, ma sempre oro, rispetto a, boh, i nove decimi dei film con Adam Sandler 😛

        Piace a 1 persona

         
      • Lucius Etruscus

        Maggio 21, 2018 at 1:06 PM

        Eh be’, non c’è proprio confronto, anche dovresti confrontarlo altri peplum coetanei. Era una bella epoca per il cinema, quando ancora si poteva essere orgogliosi di produzioni italiane: tempi lontani…

        Piace a 1 persona

         
  4. redbavon

    Maggio 21, 2018 at 7:34 PM

    Grande divoratore di Tex (e fan di Kit Carson) e di tanti altri personaggi Bonelli dell’epoca non so per quale intuiszione, presagio o oscuro presentimento ho evitato come la peste questo film interpretato da un attore che ho sempre stimato (diversi mi hanno detto che gli somiglio ma io gli consiglio sempre una visita oculistica da uno bravo). E ora che ti ho letto – e mi sono anche sbellicato dalle risate per il legittimo sfogo – manco lo cerco. Ecchecazzo! Non mi potete rovinare Tex nel paese degli spaghetti-western!

    Piace a 1 persona

     
    • Lucius Etruscus

      Maggio 21, 2018 at 7:51 PM

      Devi starne molto alla larga, perché con grande professionalità sono riusciti ad incarnare tutto ciò che NON è Tex! Per non parlare della bruttezza dei comprimari, ritratti malissimo: e meno male che non ci hanno messo il figlio Kit, se no chissà che roba usciva fuori! 😀

      Piace a 1 persona

       

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.