Quarta mia tappa nel viaggio tra le avventure del ladro e assassino Parker, nato dalla penna del ruvido scrittore Richard Stark, alter ego “duro” del più mansueto e innocuo Donald E. Westlake.
La volta scorsa ho scelto la 16ª avventura del personaggio e ora la 17ª, e l’ho fatto perché fra i due romanzi passano ben ventitré anni, tempo durante il quale Stark non parlava più con Westlake.
Ho tradotto l’articolo del 2001 con cui Westlake ha raccontato di come per anni Stark gli parlava e gli dettava i romanzi con Parker, poi con Butcher’s Moon (1974) tutto è finito: il suo pseudonimo non è venuto più a trovarlo e l’ispirazione è evaporata.
Stando a Westlake, mentre scriveva la sceneggiatura del film Rischiose abitudini (The Grifters, 1990), tratto dall’omonimo romanzo di Jim Thompson, l’insistenza del regista Stephen Frears perché usasse lo stile Stark ha smosso qualcosa, e una volta conclusa quell’esperienza Westlake ha scoperto che Stark si stava rifacendo vivo. Non ha spiegato come mai ci siano voluto ben sette anni perché il ritorno dell’ispirazione arrivasse in libreria, comunque risale al 1997 questo “Comeback“, ritorno di Parker che nel 2003 Andrea Carlo Cappi traduce per la collana “I Bestseller del Crimine” che curava per la Sonzogno.