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Parker: il rischio è la mia droga (1966)

Nuova tappa nel mio viaggio tra le avventure del ladro e assassino Parker, nato dalla penna del ruvido scrittore Richard Stark, alter ego “duro” del più mansueto e innocuo Donald E. Westlake.

Sono ormai disamorato del personaggio, o meglio ho perso lo slancio iniziale perché a parte Flashfire (2000), che rimane un’eccezione, i romanzi di Stark hanno uno stile molto meno “essenziale” di come mi aspettassi: il sospetto è che l’autoriale Westlake cercasse troppe volte di infilare un po’ di “letteratura” nelle storie dure e criminali scritte da Stark.

Per recensire il film che ne è stato tratto (domani sull’altro mio blog, “Il Zinefilo“), mi sono letto questo “Parker: il rischio è la mia droga” (The Seventh, 1966), vecchia uscita del Giallo Mondadori di quando Westlake/Stark era un autore molto apprezzato dai lettori italiani.

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Pubblicato da su Maggio 24, 2024 in Recensioni

 

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Parker: Comeback (1997)

Quarta mia tappa nel viaggio tra le avventure del ladro e assassino Parker, nato dalla penna del ruvido scrittore Richard Stark, alter ego “duro” del più mansueto e innocuo Donald E. Westlake.

La volta scorsa ho scelto la 16ª avventura del personaggio e ora la 17ª, e l’ho fatto perché fra i due romanzi passano ben ventitré anni, tempo durante il quale Stark non parlava più con Westlake.

Ho tradotto l’articolo del 2001 con cui Westlake ha raccontato di come per anni Stark gli parlava e gli dettava i romanzi con Parker, poi con Butcher’s Moon (1974) tutto è finito: il suo pseudonimo non è venuto più a trovarlo e l’ispirazione è evaporata.

Stando a Westlake, mentre scriveva la sceneggiatura del film Rischiose abitudini (The Grifters, 1990), tratto dall’omonimo romanzo di Jim Thompson, l’insistenza del regista Stephen Frears perché usasse lo stile Stark ha smosso qualcosa, e una volta conclusa quell’esperienza Westlake ha scoperto che Stark si stava rifacendo vivo. Non ha spiegato come mai ci siano voluto ben sette anni perché il ritorno dell’ispirazione arrivasse in libreria, comunque risale al 1997 questo “Comeback“, ritorno di Parker che nel 2003 Andrea Carlo Cappi traduce per la collana “I Bestseller del Crimine” che curava per la Sonzogno.

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Pubblicato da su Maggio 13, 2024 in Recensioni

 

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Parker: Luna nuova, buio pesto (1974)

Terza mia tappa nel viaggio tra le avventure del ladro e assassino Parker, nato dalla penna del ruvido scrittore Richard Stark, alter ego “duro” del più mansueto e innocuo Donald E. Westlake.

Ho scelto questa 16ª avventura del personaggio proprio perché già immaginavo quanto poi ho riscontrato: è un romanzo pessimo, una improponibile allungatura di brodo senza alcuna ispirazione, un libro grande il doppio rispetto alle avventure solite di Parker e quello spazio in più è occupato esclusivamente da vuote parole: allora perché l’ho scelto volutamente?
Perché da un’intervista ho scoperto che “Parker: Luna nuova, buio pesto” (Butcher’s Moon, 1974) è l’ultimo romanzo di Stark! Arrivato chiaramente alla frutta, il celebre pseudonimo ha smesso di “parlare” a Westlake, cioè ha smesso di ispirargli nuove avventure di Parker, povero ladro che dovrà aspettare più di vent’anni prima di tornare in libreria.

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Pubblicato da su Maggio 6, 2024 in Recensioni

 

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Fatti sotto, Parker! (1963)

Seconda mia tappa nel viaggio tra le avventure del ladro e assassino Parker, nato dalla penna del ruvido scrittore Richard Stark, alter ego “duro” del più mansueto e innocuo Donald E. Westlake.

Visto che, come raccontato, iniziare la serie dal primo romanzo non ha funzionato, nel 2021, ho deciso di andare “a naso” che a quanto pare funziona meglio. Visto così che nel romanzo Flashfire (2000) si legge: «Passò un dito lungo la cicatrice violacea sul fianco sinistro di Parker, appena sopra la vita, dove era passato un proiettile sparato da un uomo di nome Auguste Menlo», mi è nata la curiosità: chi è mai questo Menlo? Scopro così che è un personaggio di un vecchio romanzo e parto alla lettura.

Passo così dal 19° romanzo della saga addirittura al 4°, “Fatti sotto, Parker!” (The Mourner, 1963), con circa quarant’anni di differenza fra i due titoli.

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Pubblicato da su aprile 25, 2024 in Recensioni

 

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Flashfire: fuoco a volontà (2000)

Certe passioni nascono all’improvviso ma soprattutto per caso, addirittura contro ogni pronostico. Così del tutto a sorpresa… mi sono invaghito di Parker, il ladro più duro in circolazione!

Da una quindicina di anni i suoi libri mi ruotano intorno senza mai aver destato in me la curiosità di leggerli, i suoi film mi sono sempre scivolati via e persino parlarne con l’amica Vasquez nel 2021 – sia in occasione del suo guest post che della nostra chiacchierata parkeriana – non è servito: quel 2021 ho provato a leggere la prima avventura del personaggio non arrivando neanche a metà. Non è scattata alcuna scintilla.

Poi lo scorso 4 aprile 2024 il canale in chiaro Nove ha mandato in onda il film del 2013 con Jason Statham, che avevo ignorato nei vari anni di repliche RAI, e nel registrarlo per pura follia collezionistica mi sono detto… perché finalmente non mi decido a recensirlo, dopo averlo ignorato per dieci anni? Per farlo devo ovviamente leggere il relativo romanzo, com’è mia abitudine nel recensire film tratti da libri, visto poi che ho la fortuna di avere la rarissima edizione italiana. E così, per puro caso e malgrado tutte le premesse, è successo. il ladro Parker mi ha… rubato il cuore!

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Pubblicato da su aprile 22, 2024 in Recensioni

 

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