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[Pseudobiblia] David Duchovny il maschilista! (2020)

10 Giu

Guardate la facciuzza morbidosa di David Duchovny: non vi viene voglia di strizzargli le guanciotte? Invece l’ex Fox Mulder si ritrova ad interpretare uno spregevole maschilista, cioè un tipico ruolo maschile nel cinema americano neo-puritano.

Vedendo io un mare di film è sempre difficile pizzicare su Prime Video qualche titolo da gustarmi, di solito quelli che “mi mancano” sono robaccia inadatta alla vita umana, ma a forza di ravanare nel catalogo riesco a trovare film quasi normali che mi sono sfuggiti: per esempio questo “Il rito delle streghe” (The Craft: Legacy, 2020)

La Blumhouse, celebre casa di serie Z di lusso, dev’essere sempre attenta alle nuove mode e tendenze così accetta di buon grado che l’attrice Zoe Lister-Jones si lanci in una regia e sceneggiatura con unico obiettivo perpetrare la “caccia al maschio” del cinema pseudo-femminista. Così vanno a prendere Giovani streghe (The Craft, 1996), film nato nell’oscuro medioevo del maschilismo, e ne fanno una versione moderna in questi illuminati tempi di roghi.

Il concetto è semplice ed è sempre quello: i maschi sono geneticamente dei mostri disumani che vanno combattuti e schiacciati, mentre le donne sono tutte sorelle, si vogliono tutte bene e si supportano l’un l’altra. Se poi sono streghette liceali come le quattro protagoniste, allora sono ancora più unite. Ma solo se appartengono a razze diverse e tutte di moda, se no pure loro vanno cancellate.

Tralasciando quello che ha tutto l’aspetto di un film di regime, pura propaganda becera – non ne parlo sul mio blog “Il Zinefilo” perché non vale la pena sprecarci parole – la particolarità di questo titolo è che la protagonista Lily (Cailee Spaeny) si ritrova come padre adottivo Adam Harrison (il nostro David Duchovny), un personaggio scritto in punta di penna che… è un Messia del maschilismo!

«La gente viene da tutto il mondo per sentirlo parlare di queste cose.»

Ci viene spiegato che questo Adam – un nome proprio appena simbolico – gira per l’America facendo conferenze in cui parla della crisi della mascolinità, e non pago ci ha scritto pure un libro.

Ovviamente l’idea sottilissima serve a mostrare l’essere più mostruoso per il neo-puritanesimo americano: un maschio! Cosa c’è di peggio in natura?

Questo essere mostruoso ha scritto “Hallowed Masculine“, non sappiamo di cosa parli ma dal titolo pare di capire che “santifica la mascolinità”: la protagonista è giustamente indignata dal ritrovarsi tale essere come patrigno.

Adam non la lascia parlare e questo è segno che la sua mascolinità tossica vuole reprimerla mentre intanto esalta i suoi figli naturali maschi come dominatori della natura. Come detto, è un film scritto in maniera talmente sottile che le sue metafore non sono per nulla strillate in faccia allo spettatore…

Il personaggio del patrigno Adam è ritratto come un essere infernale che incarna tutto il male del maschio, ma il problema… è che le guanciotte di Duchovny proprio non ce la fanno a sembrare cattive! In una scena molto tesa gli hanno fatto rizzare i capelli in testa ma lo stesso non ti viene proprio di volergli male, semmai chiedergli «Scusa, David… ci vuoi ancora credere?»

Dall’altra parte le quattro streghette sono best friend forever e come tutte le donne si spalleggiano sempre. E fanno rituali magici usando un libro… decisamente poco antico!

Il grimorio da cui attingono per i loro incantesimi sembra comprato in un cestone dell’Autogrill: mi sarei aspettato un pizzico di impegno in più su questo versante.

L’effetto finale è che risulta molto più intrigante il libro di Adam, che invece è biasimato, piuttosto che questo tascabile di magia per principianti.

Comunque Il rito delle streghe è un altro dei titoli moderni che ci spiegano come il pregiudizio, il razzismo, il sopruso e la segregazione razziale siano tutti sentimenti giustissimi e sacrosanti, basta che siano usati da chi va di moda oggi contro chi andava di moda ieri.

L.

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4 commenti

Pubblicato da su giugno 10, 2024 in Pseudobiblia

 

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4 risposte a “[Pseudobiblia] David Duchovny il maschilista! (2020)

  1. Celia

    giugno 10, 2024 at 2:24 PM

    Sognerò, anzi incuberò, queste guanciotte..

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    • Lucius Etruscus

      giugno 10, 2024 at 2:31 PM

      Il personaggio è scritto per essere molto sgradevole, a livelli epocali, ma le guanciotte di David proprio non sono fatte per volergli male ^_^

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  2. Sam Simon

    giugno 14, 2024 at 10:05 am

    Povero David, cosa tocca fà pe campà…

    Da quello che hai scritto, ‘sto film mi ricorda la serie Machos Alfa che in Spagna ha avuto grande successo (soprattutto la prima stagione), una visione ironica del maschio visto come creatura più disumana dell’universo intero. :–)

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    • Lucius Etruscus

      giugno 14, 2024 at 10:08 am

      Purtroppo è uno stile che va di moda, a dimostrazione che il razzismo becero è giusto e sacrosanto, basta indirizzarlo all’argomento di moda. Quando nei film si ritraevano le donne come sciocchine e ochette c’era giustamente da indignarsi: ora che sono i maschi ad essere ritratti come stupidi o cattivi invece è giusto…

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