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[MGE] Pet Shop Boys, “Heart” (1987)

15 Mar

La rubrica MGE (Musica per Giovani Etruschi) racconta della mia formazione musicale giovanile mediante i mitici videoclip dell’altrettanto mitico canale noto come Videomusic. I giovani alla lettura sono avvertiti: si parla dei veri anni Ottanta, quelli cari a noi stagionati!


Ecco i partecipanti all’iniziativa:


È la prima volta che vedo questa copertina, all’epoca raramente compravamo dischi in famiglia e di sicuro non ultime uscite, però – come sto raccontando in questa rubrica – il canale VideoMusic ci forniva aggiornamenti costanti sulle novità e tormentoni del momento.
Curiosamente non ho mai visto grandi complessi su quel canale, cioè quei grandi gruppi che tutti amavano e che io ignoravo, perché appunto non sentivo la radio ma seguivo solo i videoclip in TV.

Nel settembre 1987 la seconda opera Actually conferma il successo dei Pet Shop Boys, un duo britannico che anticipa molto gli 883 nostrani, che sarebbero nati di lì a un paio d’anni: un cantante sempre inquadrato (Neil Tennant) e un tizio che nei video fa da tappezzeria (Chris Lowe).

Il gruppo fa pop elettronico o chissà che altro nome abbia quel genere, di cui mi importa poco: in quel 1988 impazzisco completamente per “Heart“, nel cui videoclip c’è Ian McKellen che fa Nosferatu!

Ahhhh com’è vampiro lei!

Non so come abbiamo fatto i due musicisti, in fondo apparsi da poco sulla scena musicale, ad ottenere una gloria nazionale come McKellen, ma sta di fatto che l’attore si è prestato con gran divertimento – rivelerà in un’intervista dell’epoca – ad infilarsi i canini del Nosferatu (quelli brutti sugli incisivi, non quelli belli sui canini come Dracula) e ad aggirarsi fantasmoso nel quattrocentesco Castello di Mokrice, in Slovenia, dove proprio qualche anno prima avevano girato Una notte in Transilvania (1985) con Geena Davis vampirella.

Al castello arriva in viaggio di nozze i freschi sposi, perché nei anni Ottanta anche i gay dichiarati dovevano fingere di essere etero nei videoclip. Se lo faceva Elton John, figuriamoci l’appena arrivato Neil Tennant.

La neo-mogliettina deve avere qualche potere speciale, perché attira l’amore di un altro gay dichiarato, McKellen appunto, con il suo Nosferatu ’nnamuratu!

Ma lo sappiamo tutti cosa fanno i vampiri agli oggetti del loro desiderio…

Preferendo il vampiro al cantantino, la donna se ne scappa con Nosferatu, lasciando il povero maritino a fare il vampiro del castello. (A cui piace cantare solo quello.)

Da IMDb scopro che il regista del videoclip è Jack Bond, che in quei tempi lavorava con i due cantanti e anzi li ha diretti nel film It Couldn’t Happen Here (1987): da come i due recitano in questo video non li avrei mai detti attori, infatti non risultato altri loro lungometraggi.


L’aneddoto

Credo che all’epoca ancora non esistesse il termine veejay, cioè la versione televisiva del disc jockey, eppure VideoMusic era infestato di inutili e fastidiose voci narranti come la radio: se già odiavo i presentatori radiofonici, il cui unico compito era sparare minchiate rovinando le canzoni, figuriamoci quanto disprezzassi le loro controparti televisive, le cui minchiate erano molto peggiori e rovinavano ancor di più quella forma d’arte perfetta che è il videoclip.

Nel primo passaggio che ho registrato di questo Heart subito dopo lo splendido finale, carico di emozione e con un ritmo e tensione crescenti, piomba in scena il presentatore e mentre la canzone dei Pet Shop Boys ancora continua… l’orripilante essere (dis)umano comincia a cantare: «Dracula, Dracula, vampiro dal nero mantello», ridendo poi come il mentecatto che è, tutto felice di aver canticchiato Dracula Cha-Cha (1959) di Renato Rascel deturpando un successo del momento. Quanto ho odiato quel decerebrato! Per fortuna la mattina non c’erano buffoni a parlare sui videoclip quindi se era possibile registravamo in quelle fasce orarie più libere.

L.

 

 
25 commenti

Pubblicato da su marzo 15, 2022 in Ricordi

 

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25 risposte a “[MGE] Pet Shop Boys, “Heart” (1987)

  1. Kukuviza

    marzo 15, 2022 at 8:26 am

    E pensa che questa canzone la sto ascoltando in macchina in questi giorni! Ma come ho potuto dimenticarmi del favoloso video che sicuramente avrò visto chissà quante volte? All’epoca non sapevo di sicuro chi fosse McKellen, comunque pazzesco che ci sia stato proprio lui, divertentissimo comunque! 😀
    Dra- Dracula-Dracula… il vampiro dal nero mantello… ahahahah fare anch’io come il vj assurdo. Ma che vj era, te lo ricordi?

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    • Lucius Etruscus

      marzo 15, 2022 at 8:46 am

      I nomi dei vj non li conoscevo davvero, visto poi che odiavo tutta la categoria 😀
      All’epoca VideoMusic mandava pure interviste e faceva approfondimenti sui nuovi gruppi nascenti, e ricordo che intervistavano il cantante dei Pet Shop Boys che si diceva stupito come fossero riusciti a coinvolgere un grande attore come McKellen nel video: all’epoca non solo io ma credo ogni altro italiano ignorasse McKellen, che nei Novanta apparirà ogni tanto in piccoli ruoli in film giunti da noi e personalmente ho notato solo con il suo grandioso “Richard III” (1995). Ricordo che proprio in quel periodo in uno speciale televisivo di “CIAK” dedicato al film “Restoration” (1995) la Pradeiro spiegò che uno degli attori minori era considerato il miglior attore shakesperiano vivente: da lì cominciai a notare McKellen.

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      • Kukuviza

        marzo 15, 2022 at 9:37 am

        Devo ancora vederlo quel film. Sulle prime pensavo ti riferissi a quello con Al Pacino che era proprio di quel periodo e aveva molti attori famosi nel cast. Mi era molto piaciuto

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      • Lucius Etruscus

        marzo 15, 2022 at 9:40 am

        Quello con Al Pacino è il solito “Al Pacino interpreta Al Pacino”, il Riccardo III di McKellen è parecchi universi differente 😛

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      • Kukuviza

        marzo 15, 2022 at 10:15 am

        Ah immagino certamente che siano due cose totalmente diverse. Di quello con Pacino, se non ricordo male, avevo apprezzato l’esposizione di un lavoro dietro le quinte, l’analisi delle scene o di come si poteva farle. Ho questo ricordo, di un film tipo documentario.

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  2. Il Moro

    marzo 15, 2022 at 8:53 am

    Questo video non me lo ricordavo, il vampiro ballerino con l’aspetto a metà tra Nosferatu e i vari Dracula di Lugosi e Lee è fantastico!

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  3. Cassidy

    marzo 15, 2022 at 9:07 am

    Pago la mia scarsa conoscenza del gruppo, perché questo video con McKellen è una figata! Ascolterò il pezzo tutto il giorno come penitenza, il conte Orlok forse gradirebbe 😉 Cheers

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    • Lucius Etruscus

      marzo 15, 2022 at 9:11 am

      All’epoca era un gruppo abbastanza “caldo” e due tre tormentoni giravano, ma negli anni li ho sempre seguiti poco, giusto i videoclip che trovavo in TV.
      Un mostro sacro come McKellen che si diverte a fare Nosferatu ‘nnammuratu è una gioia per gli occhi, e credo che pure lui si sia divertito parecchio a fare qualcosa di completamente diverso da Shakespeare 😛

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  4. Vasquez

    marzo 15, 2022 at 11:51 am

    Da dove hai mai disseppellito questo video?!? È stupendo! La canzone la ricordavo, ma il video…
    McKellen imita alla perfezione le movenze di Orlok, però parodiandole. Fantastico! Tra l’altro è vero che i canini aguzzi sono più belli degli incisivi aguzzi, ma i denti di Neil Tennant riescono ad essere ancora peggio 😛
    Ma vogliamo parlare del tocco di classe di portare come omaggio floreale un mazzo di rose decapitate direttamente da “La famiglia Addams”? Perché io sono sicura: quel mazzo lì era di Morticia, e si sa: se qualcuno ruba un fiore te, sotto sotto c’è…Nosferatu! 😛

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    • Lucius Etruscus

      marzo 15, 2022 at 12:28 PM

      ahahah una citazione nella citazione! Certo però è poco signorile rubare i fiori di Morticia per portarli alla nuova amata 😛
      Avevo circa 14 anni quando questo video impazzava in TV e lo adoravo: ignoravo tutto dei rimandi, ignoravo chi fosse Nosferatu, chi fosse McKellen e credo non avessi ancora visto nemmeno il colorato Dracula di Lee: al massimo avevo visto il Conte di Polanski e di “Non modermi sul collo” e cose del genere: conoscevo cioè meglio le parodie che gli originali. Eppure mi innamorai perdutamente del video: come si può non amare il Conte? Siamo tutti suoi schiavi ‘nnammurati ^_^

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      • Vasquez

        marzo 15, 2022 at 2:20 PM

        Maledetto Conte, ci ha stregati tutti 😀
        Il termine “vj” a me pare di ricordare che apparve molto più in là, perlomeno qui da noi, forse addirittura oltre la metà degli anni ’90. E fino ad ad un certo punto erano tutti presentatori, pure quelli della radio. I “dee-jay”, cioè i “disc-jockey” erano quelli che mettevano i dischi in discoteca.

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      • Lucius Etruscus

        marzo 15, 2022 at 2:27 PM

        Capisco che quelli alla radio dovevano impedire che quelli come me registrassero su musicassetta la canzone del momento, ma potevano impiegare quello spazio per dire magari qualche parola sull’autore, sulla canzone o qualsiasi altra cosa interessante, invece di avvolgere il vuoto con il nulla come invece facevano. Visto però che piacevano a tutti, il problema era solo mio 😛

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  5. Raffa

    marzo 15, 2022 at 1:05 PM

    Forte! Adoravo anch’io la canzone ma non avevo idea che fosse McKellen, e non credo che adesso l’avrei riconosciuto.

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    • Lucius Etruscus

      marzo 15, 2022 at 1:11 PM

      Se in quell’intervista del 1988 (o giù di lì) non fossero stati i Pet Shop Boys a dire che quello era un attore famoso, non l’avrei mai notato né ricordato, pensando fosse giusto un figurante.

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  6. Sam Simon

    marzo 15, 2022 at 4:55 PM

    Non conoscevo il video e l’ho scoperto volentieri grazie al tuo post! :–)

    I VJ e DJ per il 99% sono dei decerebrati che riempiono il tempo parlando del nulla nelle nostre radio e negli antichi canali TV musicali. Peccato, un mestiere così potenzialmente bello va quasi sempre sprecato…

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  7. Austin Dove

    marzo 15, 2022 at 7:13 PM

    cavolo, ce n’era di originalità una volta
    carina la reinterpretazione^^

    ps: ho visto il film; grazie mille!

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  8. Obsidian M.

    marzo 16, 2022 at 6:13 PM

    Il dualismo “facciotuttoio/tappezzeria” avrebbe raggiunto il suo apice in quegli stessi anni con gli Wham. Non mi sono mai posto la fatidica domanda del perché molti ritenessero tale formula azzeccata, ma evidentemente qualcosa di funzionante c’era. In fondo funzionavano in quella stessa maniera anche le coppie comiche come Cochi/Renato o Franco/Ciccio.
    Come altri ricordavo la canzone ma non il video. Rimango comunque dell’opinione che “It’s a sin” sia l’unico pezzo dei PSB che valga la pena salvare dal cassonetto…

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    • Lucius Etruscus

      marzo 16, 2022 at 6:47 PM

      Su “It’s a sin” sfondi una porta aperta, la considero indubbiamente la loro canzone migliore, anche se l’ho conosciuta anni dopo quel periodo, ma in quel caso il videoclip non era gran che, almeno rispetto a Nosferatu ‘nnammuratu 😛

      Sì, è vero, nelle coppie mal-equilibrate doveva esserci qualcosa che comunque funzionava, visto che il sistema ha fatto la fortuna di tanta gente.

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