Continua l’ammmòre natalizio su TV8 con un’altra primizia regalataci il 2 dicembre scorso: “Natale a Maple Creek” (Christmas at Maple Creek) di Max McGuire.
Andato in onda in patria canadese il 16 dicembre 2020, arriva in Italia il 3 novembre 2021, sempre ovviamente su TV8, anche se purtroppo il “Sorrisi e Canzoni TV” di quel giorno non attesta la “Prima TV”.
Diana Darrows (Jeni Ross) è una scrittrice di successo nell’unico genere campione di vendite al mondo: il romantichello sguaiato. «Quell’autrice conosce davvero l’amore», dice una sua lettrice appassionata.
Grazie sempre alla trasmissione in alta qualità del canale, e al mio fido decoder vecchia scuola – non come i cessi a pedale che oggi vendono in modo criminoso, essendo ciarpame che non funziona – abbiamo la biografia dell’autrice dalla terza di copertina del suo ultimo libro:
«Diana Darrows si è affacciata alla scena letteraria con il suo primo romanzo auto-pubblicato, Hearts of the Wild Frontier, un’avventura di frontiera che ha presentato ai lettori l’eroina ormai amata da tutti, Suzette St. James, in una storia d’amore da svenimento [swoon-worthy] con Thorn.»
Mentre aspettiamo di rinvenire da questo romanzo, intanto la serie di libri di successo dell’autrice aumenta, sempre con protagonista la sua eroina Suzette St. James – «È una donna realizzata» (a woman fulfilled), la descrive la sua editrice – e tutti, fino al romanzo uscito a Natale che chiude la saga, con in copertina la mascella e i pettorali del fotomodello Greg (Olivier Renaud), che a detta dell’editrice già da solo basta a vendere il libro.
È curioso come questo prodotto per un pubblico femminile, interpretato per lo più da donne, lasci capire che a vendere i libri è il manzo mezzo nudo in copertina, una cosa che un tempo si attribuiva a quei porci degli uomini.
Tranquilli, si torna alla normalità quando il modello Greg viene ritratto sì come belloccio ma anche un beota totale, superficiale, che pensa solo a quanti chili solleva in palestra e baggianate simili. E ovviamente Diana è cotta di lui, perché ancora non ha capito quanto lui sia scemone. Un classico.
Dei libri di Diana vediamo tre titoli: “Hearts of the Bursting River“, “Hearts of the Vigorous Prairie” e “Hearts of the Muscled Wind“. Tutti accomunati da copertina decisamente simili, come in realtà succede spesso nel genere romance.
Come si diceva, la saga di Suzette St. James è chiusa, proprio sotto Natale è uscito il suo ultimo romanzo – “Hearts of a Pioneer Christmas” – e il successo è tale che l’editrice Holland (Cassandre Mentor) vuole immediatamente il primo capitolo del nuovo libro, che inizierà una nuova saga romantichella di successo. Ovviamente con il bel Greg in copertina, a pettorale scoperto.
Diana è una pura di cuore, una ragazza acqua e sapone, automunita, militesente, lei non ha neanche notato i pettorali di Greg che campeggiano su tutte le copertine dei suoi libri, al massimo concede che il modello è «carino». Lei pensa solo… all’amore? Eh no, perché la scrittrice di successo Diana Darrows custodisce un terribile segreto: incanta migliaia di lettori con le sue storie d’amore, ma lei… non è mai stata innamorata! Ahhhhh sento potente la puzza dell’ammmmmmmòre nell’aria! Una trama a prova di bomba!
«Lei aspettava il suo amore, pronta a confessargli i suoi desideri più reconditi.»
No, questo primo capitolo del nuovo libro non sembra piacere a Diana.
«Mentre il sole scendeva sulle umide valli…»
No, neanche così, «sembra che intenda le sue ascelle!», è il commento dell’autrice.
Raggiunta la cittadina-museo Maple Creek, custodita intatta (o così dicono) sin dalla metà dell’Ottocento in cui è stata fondata, la nostra Diana perde l’occasione col fustacchione ma conosce un professore di storia con la stessa sua passione per l’Old West (che il doppiaggio italiano rende con «Far West»).
Nel presentarsi, Diana dice di sé: «Sono una scrittrice. Romanzi storici» (I’m a novelist. Historical Fiction). Detta così sembra una “cosa seria”, e infatti ci pensa subito l’amica a riportarla con i piedi per terra. «Diana è troppo modesta, è una grande scrittrice di romanzi d’amore» (one of the top romance novelists). Sicuramente l’amica voleva farle un complimento, ma forse non lo è. (Dico “forse” perché il genere romantico è il più venduto al mondo, quindi tecnicamente un’autrice di “semplici” romanzi storici è più in basso nella “scala letteraria”. Però certo per me è vero proprio il contrario.)
«Quindi scrivi romanzi d’amore e hai paura d’innamorarti! È davvero il colmo.»
In un attimo Carter (Jake Epstein), professore di storia ma anche fabbro a mezzo servizio, ha inquadrato in un lampo la nostra eroina.
Il resto è puro ammmmòre allo stato brado, un copione inflazionato che si ripete sempre identico: i due litigano, ovviamente l’amore sta covando, poi arriva il palestrato che guarda caso era sempre stato innamorato di lei, e abbiamo la donna contesa dall’amore di due uomini, uno muscoloso e l’altro intellettuale. Ammazza che fantasia!
L.

Illustrazione di Willgard (da Pixabay)
– Ultimi “libri falsi”:
- [Pseudobiblia] Le pagine del nostro amore (2022)
- Tremors 3 (2001) Fumetti graboidi!
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- [Pseudobiblia] Consigli d’amore (2021)
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- [Pseudobiblia] Lois & Clark 2×06 (1994)
@bluebabbler
dicembre 14, 2022 at 7:45 am
Non pensavo esistessero così tante commedie romantiche natalizie…
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Lucius Etruscus
dicembre 14, 2022 at 7:55 am
Quelle che presento qui sono una goccia nel mare: è un fenomeno di proporzioni bibliche che sempre di più sta arrivando in Italia. Anche perché sono film che costano due spicci e le emittenti nostrane sono pezzenti ai massimi livelli.
Considera che io ho iniziato nel 2018 a schedare film televisivi, e ho superato i 300 titoli SOLO a tema natalizio! E parliamo di briciole tradotte in italiano: in America in pratica a parte quei due o tre blockbuster l’anno, di qualità drammaticamente inferiore ai romantichelli natalizi, il resto è tutto filmetto televisivo da due soldi.
Pensa che la MarVista, nota casa produttrice di filmetti televisivi, nel solo 2019 ha sfornato 42 titoli, fra thrillerini, romantichelli e natalizi. Ormai è questo il nuovo cinema, visto che il vecchio è in avanzato stato di decomposizione.
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@bluebabbler
dicembre 14, 2022 at 1:25 PM
Pazzesco…
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Kukuviza
dicembre 14, 2022 at 1:29 PM
Il professore fabbro a mezzo servizio ha vinto tutto”
L’amica che le dava della top romance novelist sicuramente le voleva fare un complimento. Poi adesso c’è tutto un movimento di scrittrici/lettrici che non ne vogliono sapere che i libri rosa vengono definiti libri di serie B. Non ci stanno!
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Lucius Etruscus
dicembre 14, 2022 at 1:39 PM
In effetti quella definizione è figlia d’altri tempi, molto lontani, in cui c’erano milioni di lettori di “letteratura”, quella implicitamente di serie A, che guardavano dall’alto in basso quelli che invece si divertivano con la “narrativa”, cioè i romanzi di genere, cioè serie B, dove il rosa era in compagnia dell’horror, dello spy e anche del porno. Poi TUTTO è scomparso, non esiste più la letteratura, esiste solo ed esclusivamente il romance in prima posizione, e poi – ad usare un binocolo – si possono scorgere all’orizzonte quattro gatti che leggono altro.
Quindi almeno dal nuovo millennio non ha più senso definire il “rosa” di serie B, essendo l’UNICO genere di successo al mondo, cioè che ancora vende qualcosa contro lo zero carbonella di tutto il resto che viene inutilmente stampato, solo per finire al macero.
Certo, anche il rosa ha varie qualità, autori di prima scelta e amatoriali, ma il genere in sé è tutto ciò che rimane della letteratura, quindi tocca tenercelo stretto 😛
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