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[Books in Movies] Resident Alien (2021)

14 Nov

Grazie all’amica Vasquez ho conosciuto questa deliziosa e imperdibile serie TV, “Resident Alien“, che la RAI sta buttando via e che temo non stia avendo da noi lo stesso successo avuto in patria.

Protagonista è Harry (Alan Tudyk), nome terrestre di un alieno “sotto copertura”: caduto sulla Terra durante una missione, tramite i suoi poteri di “camuffamento” appare umano agli altri mentre in realtà appartiene ad una razza discendente dai polipi. Oltre ad apparire umano deve cercare di comportarsi come tale, in attesa di completare la sua missione, ma fra uno studio e l’altro si prende del tempo per divertirsi… leggendo con gran piacere di mostri succhia-sangue.


Nell’episodio 1×07 (10 marzo 2021) lo vediamo intento a leggere “Dracula” (1897) di Bram Stoker, non cogliendo l’aspetto orrorifico del romanzo: per lui, che odia gli umani, leggere di qualcuno che li usa come cibo è fonte di gran divertimento. Purtroppo non sono riuscito a identificare l’edizione del libro mostrata.

Se l’alieno legge di umani, l’umana legge di alieni. Nell’episodio 1×05 (24 febbraio 2021) la piccola Sahar (Gracelyn Awad Rinke) si è appena consultata con il suo amico per studiare un piano e smascherare l’alieno: ne approfitta per un approfondimento d’annata.

Trovo decisamente inquietante scoprire il libro “Communion. Una storia vera” (Beech Tree Books 1987) di Whitley Strieber (in Italia, Rizzoli 1988) subito dopo averlo scoperto grazie proprio a Vasquez, che però ne ha parlato altrove, dimentica di questa velocissima citazione nella serie. Che gli alieni ci stiano mandando dei messaggi… tramite citazioni librarie?

Lascio la parola a Vasquez per parlare di questo libro particolarissimo, con un estratto da un suo guest post su “Il Zinefilo“.


Il libro è stato una lettura piacevole e interessante, meglio del film. Scritto in prima persona, Whitley racconta per filo e per segno la sua esperienza con i “visitatori”, lasciando percepire la volontà di andare a fondo nella faccenda, di capire, interpellando professionisti accreditati cercando di non precludersi a nessuna ipotesi e di non lasciarsi sopraffare da pregiudizi.

Il terapeuta che lo sottopone a sedute di ipnosi viene scelto accuratamente: senza preconcetti sugli UFO, con la mente aperta, esperto ipnotista e accreditato presso la comunità scientifica. Essendosi documentato sull’ipnosi, Whitley nutre comunque parecchi dubbi al riguardo: se l’ipnotista pone le domande giuste, si può essere indotti a dire qualunque cosa. Ragion per cui le sedute vengono registrate, trascritte e riportate nel libro, con tanto di dichiarazione finale del dottor Donald Klein del New York State Psychiatric Institute.

Visto che quello che gli stava accadendo poteva essere dovuto ad anomalie del lobo temporale, Strieber si è fatto fare esami per escludere tali lesioni cerebrali. I risultati, visionati da due neurologi sono stati: «funzione del lobo temporale assolutamente normale». Inoltre Whitley Strieber è stato dichiarato del tutto sano di mente.

Fino a poco tempo prima dell’ottobre del 1985 Streiber dice di aver scritto storie di suspense e dell’orrore [merita di essere citato il suo esordiente Wolfen del 1978, da cui il film omonimo del 1981 (il terzo film mannaro dell’anno!) e The Hunger del 1980, da cui il celebre Miriam si sveglia a mezzanotte di Tony Scott del 1983. Nota etrusca], mentre nel periodo in cui cominciano a succedergli queste strane cose stava dedicandosi a narrativa più seria, sulla pace e sull’ambiente, libri fermamente basati sui fatti, quindi assolutamente non attinenti in alcun modo alle visioni che gli si paravano davanti.

Dopo aver con sollievo escluso malattie fisiche e mentali, all’autore non rimane che formulare ipotesi riguardo questi accadimenti, che per lui sono reali in tutto e per tutto. Non sapeva che il gufo e la luce fossero ricordi di copertura che nascondono eventi traumatici, ricordi che – come ha spiegato Freud – sono metodi usati dalla coscienza per difendersi da esperienze sconvolgenti.

Prima che riemergessero gli episodi di rapimento e altre esperienze nella sua mente (tra le altre anche l’atterraggio di un meteorite sotto forma di una grande palla di fuoco verde in una notte di campeggio con sua sorella, episodio di cui chiede – ed ottiene – conferma alla sorella) rideva in faccia a chi diceva di credere negli UFO, e a parte una generica paura per il proprio figlio, comune ad ogni genitore, o della guerra che ai tempi sembrava sempre imminente, non gli sembrava di avere avuto chissà che esperienze traumatiche nel corso della sua vita.

Ma evidentemente la morte del padre, un principio di incendio in casa (scaturito dalla sua cameretta, dove stava costruendo uno strano marchingegno), un viaggio in treno difficoltoso quando era bambino, devono averlo colpito più di quanto osasse immaginare, anche se tutto ciò non toglie minimamente forza o realtà a quanto gli accade con i visitatori. E questi tormenti sono emersi grazie alle visite degli alieni. O forse grazie alle sedute di ipnosi, che egli definisce “liberatorie”, come se sollevassero una barriera che di solito impedisce di dire quello che realmente si ha nella testa.

Visioni di una mente traumatizzata

L’impressione che si ha, leggendo i resoconti dei suoi incontri con questi esseri, è quella di racconti di sogni. Sogni molto vividi, molto lunghi e estremamente particolareggiati, ma comunque sogni. E Whitley è consapevole di questo. Infatti cerca di documentarsi il più possibile sul fenomeno, ma solo dopo essersi sottoposto alle sedute di ipnosi, in modo da non essere influenzato dai risultati delle ricerche.


Riassumo: Vasque prima mi ha fatto conosce il libro di Strieber, con il suo guest post, e dopo mi ha consigliato una serie televisiva… in cui viene citato il libro! Il Motore ad Alta Coincidenza lavora sempre a pieno regime.

A presto con altre citazioni da questa serie TV imperdibile.

L.

– Ultimi “libri nei film”:

 
5 commenti

Pubblicato da su novembre 14, 2022 in Books in Movies

 

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5 risposte a “[Books in Movies] Resident Alien (2021)

  1. Cassidy

    novembre 14, 2022 at 8:57 am

    Devo assolutamente iniziare questa serie, me lo ripeto da fin troppo tempo, ora mi hai dato un’altra motivazione per farlo 😉 Cheers

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  2. Vasquez

    novembre 14, 2022 at 11:40 am

    So cosa stanno pensando tutti: che sto spudoratamente usando il loro Etrusco preferito per fare pubblicità all’ennesima serie sfigata che mi sono trovata a seguire… senza sapere che invece in realtà… è proprio così 😀

    L’anno scorso è andata in onda la prima stagione: 10 puntate in prima TV su Rai4 il lunedi sera alle 21,15. Una giusta collocazione, ma pubblicizzata poco e male, con 2 episodi a serata in un mese la RAI si è liberata della serie. Un mese breve ma intenso, neanche il tempo di accorgersi dell’arrivo di Harry Vanderspeigle sulla Terra.

    Per la seconda stagione, trasmissione il giovedì sera in prima serata, inizialmente. Dopo 4 puntate il ripensamento: meglio la seconda serata per una prima visione, così il logo “Prima visione assoluta” non lo vedrà mai nessuno. Non sia mai che ci venga dato di vedere qualcosa dove le cose “succedono” e non sono solo un riempitivo.
    Rendo merito alla Rai per aver mandato a doppiare Resident Alien in Paradiso, ma per il resto meglio lasciar stare: comprano le serie e poi si aspettano che si facciano pubblicità da sole?!? Perché tanto lo spostamento in seconda serata è dovuto solo ed esclusivamente ai bassi ascolti. So che comunque è disponibile su qualche piattaforma (Tim Vision mi pare), ma a me piace l’appuntamento settimanale sulla generalista, che posso farci? Ho bisogno anche delle pause pubblicitarie 😛

    Sono contenta oltre ogni dire di aver convinto Lucius a guardarla, e adesso sto rivedendo quella meraviglia della prima stagione, dove non mi ero accorta neanche per sbaglio di questi inserti letterari, troppo impegnata a seguire le vicende del mio nuovo alieno preferito.
    Bisogna assolutamente diffondere il Verbo di Harry: gli alfa-draconiani sono sempre in agguato!

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    • Lucius Etruscus

      novembre 14, 2022 at 11:59 am

      Spero di beccare l’ultima puntata, anche se non sono ancora arrivato al punto: vorrei una schermata di doppiaggio che però RaiPlay mi nega, troppo impegnata a cancellare immediatamente gli episodi dall’archivio: non vorrai mica che qualcuno poi li veda? La RAI con il suo canone forzoso è l’emittente più ricca al mondo eppure compra prodotti solo per il gusto di farli sparire per sempre.

      Grazie ancora per la dritta, non avrei mai scoperto questa serie, subito nascosta dalla RAI, e mi aspetto ancora tante chicche 😉

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