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Il fidanzato della mia ragazza (2010)

19 Apr

A forza di guardare l’abisso si diventa l’abisso, ma è anche vero che a forza di guardare filmacci con libri falsi e falsi scrittori si finisce per trovare l’oro!

In questo blog di cinescrittori, cioè di filmetti romantichelli con protagonisti romanzieri, ne sono passati tanti ed è stata tutta una preparazione al capolavoro, finalmente incontrato: “Il fidanzato della mia ragazza” (My Girlfriend’s Boyfriend, 2010) scritto e diretto da Daryn Tufts.

È disponibile in DVD Minerva Pictures 2013 ma io l’ho visto sulla piattaforma Prime Video.

Sto parlando di un tipico filmetto d’amore da TV8, e infatti questo titolo è passato su quella emittente dal 2016 al 2018, dopo aver bazzicato per anni su RaiMovie.

È una storiellina d’amore cucita addosso ad Alyssa Milano, diva del romantichello, eppure… è uno dei migliori divertissement cine-letterari incontrati negli ultimi anni.

Il problema di questo film è che non posso recensirlo senza rivelare anche l’incredibile colpo di scena finale, quindi se non lo conoscete e non l’avete visto il mio consiglio è: andate a vedervelo, prima di tornare qui. Perciò: ALLERTA SPOILER, perché dovrò raccontare la spettacolare idea alla base del film.


Ethan Reed (Christopher Gorham) è un giovane scrittore che colleziona solo rifiuti dalle case editrici. Un’editrice (interpretata dalla simpatica Carol Kane) gli spiega che lui scrive in modo troppo lontano dalla realtà, troppo fantasioso. Per esempio il suo romanzo finisce con lui che corre all’aeroporto inseguendo la donna che ama per impedirle di partire, e quando si dispera per essere arrivato troppo tardi ecco che la donna è dietro di lui, perché alla fine ha deciso di non partire. Andiamo, è roba vista mille volte, chiaramente materiale da romantichelli dozzinali.

Ethan Reed, un tipico scrittore da cafeteria

Disperato perché non riesce a scrivere di storie d’amore più “concrete”, Ethan conosce la cameriera Jesse (Alyssa Milano) con cui si instaura subito un certo legame, tanto che scatta un appuntamento per cena. Quello che però Ethan non sa, è che appena lui esce entra un fustaccione, Troy (Michael Landes), che sente con Jesse la stessa affinità e anche lui piazza un appuntamento.

Un uomo di successo, quindi NON uno scrittore

Da questo momento il film mostra il procedere delle due storie romantiche “in parallelo”: quella fra Ethan e Jesse e quella fra Jesse e Troy. I due uomini ovviamente non sanno che la camerierina sta dividendo il suo cuore in due, e lei non sembra farsi alcun problema. Entrambe le storie procedono più che bene, nel giovane sognatore Ethan e nell’affermato e sicuro Troy la donna trova le due metà di un uomo perfetto, riuscendo in entrambe i casi a concretizzare un precetto paterno: si capisce che è vero amore quando la donna ispira l’uomo. Visto che Ethan ritrova la gioia di scrivere e Troy trova nuove idee per la sua agenzia pubblicitaria, Jesse rappresenta il vero amore per entrambe gli uomini.

Inizia la metà di una doppia storia d’amore

Più procede il film, più lo si guarda a bocca aperta: ma ti pare che quei bacchettoni degli americani consentono a un filmetto romantichello di esaltare il ménage à trois? In quella cloaca di moralismo paesano forcaiolo che era Una spia non basta (2012) viene specificato che se una donna anche solo pensa di frequentare due uomini significa che è la prostituta di Satana, ti pare che sulla RAI e TV8 mandano un film del genere?

Sai, un saggio ha detto che la geometria non è un reato…

Visto che la vicenda romantichella non ha molti punti di interesse, per l’intero film stavo lì a vagliare le ipotesi. La prima è che Jesse è la solita malata terminale che nel genere romantico piace tanto, magari le rimangono due mesi di vita e le viene perdonato il frequentare due uomini in contemporanea. Però non ci sono indizi della malattia della donna, allora è nata la seconda idea, molto più intrigante: sono due gemelle identiche! Ora i due uomini si incontrano, si convincono di essere rivali e invece esce fuori che Jesse ha una gemella. La soluzione è decisamente più incredibile…

Il mistero misterioso dello scrittore diabolico

Ad un certo punto la relazione amorosa è così maturata che entrambe gli uomini chiedono a Jesse di salire di livello, quindi la donna non può più volare di fiore in fiore: deve decidere se andare a vivere con Troy in un’altra città o rimanere al fianco di Ethan. Presa la decisione, una lettera lasciata sulla porta del giovane scrittore significa che la donna partirà con Troy. Ethan non ci sta e corre verso l’aeroporto… d’un tratto concretizzando quel finale da romanzo che gli era stato criticato: chi lo dice che la vita non possa seguire la finzione? Lo dice il fatto che all’aeroporto non trova Jesse: il finale romantico è infranto.

Tornato a casa, distrutto, Ethan trova la donna lì ad aspettarlo, e finalmente gli rivela il suo grande e cocente segreto: non può avere figli. Ma… e che c’entra questo? Il fatto che voglia partire con un altro uomo mi sembra un argomento più stringente, in quel momento. Niente, neanche una parola. Al che, stavolta, è Ethan a confessare il suo segreto. Tira fuori il manoscritto a cui ha lavorato in quei mesi, testo che gli è stato appena comprato per la pubblicazione. Un romanzo in cui Jesse si innamora del figaccione Troy  e va a vivere con lui in un’altra città.

La realtà non è altro che un romanzetto rosa

Con un finale alla I soliti sospetti (1995) scopriamo che tutto quanto abbiamo visto era falso: ogni indizio era lì, in piena vista, eppure abbiamo frainteso ogni scena. Troy non è mai esistito, ciò che vedevamo era come Ethan rielaborava la sua relazione con Jesse e la “migliorava” in forma narrativa. Per tutto il film abbiamo visto prima la realtà poi la sua versione letteraria, in un circolo vizioso e delizioso da far girare la testa. Rifiutando l’incompleta realtà, Ethan ha costruito il suo romanzo (“Troy meets Girl“)  traendo il meglio dalla sua relazione con la donna, e diventando la versione migliore (cioè finta) di se stesso. Jesse invece rimane identica, e sapete bene il perché: «Perché non c’è niente di te che vorrei cambiare» Ahhhhhhh l’ammmmmòre!!!!!!

Una perfetta e deliziosa fusione di realtà e finzione

Daryn Tufts scrive una storia ad orologeria, dove ogni più minuscolo particolare è calibrato, e dove dietro l’apparenza ingannatrice del solito filmetto romantichello si nasconde uno dei migliori giochi letterari che mi siano capitati in questo millennio. Un puro, autentico e accorato rifiuto della realtà in favore di una finzione che sappia scegliere il meglio ed esaltarlo: solo quando la finzione sembra vera, può ambire ad essere letteraria. Proprio quello che spiega ad inizio film l’editrice. Le donne sposano i bravi ragazzi ma sognano i cattivi ragazzi, quindi un romanzo d’amore di successo deve essere vero, altrimenti non scatta la scintilla, ma falso, cioè con la protagonista che si innamora di quel figaccione che la lettrice non potrà mai avere. Una fusione di vero e falso che è l’emblema stesso della letteratura, arte che narrando il falso racconta il vero.

Mai mi sarei aspettato di trovare un’idea così incredibile all’interno di un filmetto romantichello da TV8. A forza di guardare l’abisso… sono diventato l’abisso!

L.

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6 commenti

Pubblicato da su aprile 19, 2021 in Pseudobiblia

 

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6 risposte a “Il fidanzato della mia ragazza (2010)

  1. Il Moro

    aprile 19, 2021 at 9:12 am

    Ho letto anche la parte spoilerata perché tanto non ho comunque intenzione di vederlo… Grande l’idea, comunque! Si trova oro anche nella cacca!

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  2. Conte Gracula

    aprile 19, 2021 at 9:55 am

    Almeno la ragazza non era due sorelle gemelle malate terminali! 😛

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  3. Iuri Vit

    aprile 19, 2021 at 2:25 PM

    Ecco. Adesso ho voglia di vederlo 😞

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    • Lucius Etruscus

      aprile 19, 2021 at 2:28 PM

      In effetti sapendo il colpone di scena finale dovrebbe essere divertente vedere i doppi appuntamenti della protagonista 😛

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