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Innamorarsi sul ghiaccio (2018)

11 Dic

Una nuova avventura in libreria

Se dal 1° novembre il numero di filmetti romantichelli natalizi era sensibilmente aumentato, dal 1° dicembre è un fuoco di fila a reti unificate, e può capire che oltre al genere “romantichello” e “natalizio”, ci scappi pure il genere “librerie”, come nel caso di “Innamorarsi sul ghiaccio” (Frozen in Love, 2018) di Scott Smith, registrato su TV8 il 4 novembre 2020 e visto finalmente solo ora. (In realtà me l’ero dimenticato.)

Le librerie le gestiscono le donne, non si scappa, agli uomini è vietato aprire questo tipo di esercizi, nelle storielline rosa. Quindi protagonista è Mary Campbell (Rachael Leigh Cook, anche co-sceneggiatrice del film), che gestisce la libreria “Sulla stessa pagina” (On the Same Page), attività di famiglia per quarant’anni ma che ora, con i genitori in pensione, sta subendo un periodo di forte crisi.

La libreria di paese in cui nessuno entra

Mary decide di rivolgersi ad una agente specializzata in pubbliche relazioni per qualche consiglio, ma caso vuole che alla stessa agente si è rivolto Adam Clayborn (Niall Matter), giocatore di hockey indisciplinato che appare sempre sui giornali per via delle risse in campo. Anche lui è in cerca di un modo per riscattarsi agli occhi dei tifosi, magari partecipando a qualche iniziativa socialmente apprezzata.
Come potete facilmente immaginare, l’agente ha gioco facile: unisce i due clienti, perché risolvano uno il problema dell’altro, e chissà che non ci scappi pure la scintilla d’ammmmòre.

Un patto fatto con sorrisi a denti stretti

Una volta che Clayborn annuncia di collaborare con la libreria locale, questa d’un tratto viene presa d’assalto: sapere che c’è un giocatore di hockey spinge la gente a spendere pacchi di dollari nell’acquisto di quei libri di cui prima non sentiva il bisogno. Non è chiaro perché ora tutta la città cominci a comprare libri a secchiate, visto che prima non lo faceva, ma uno dei segreti è la caffetteria: se non vendi caffè o cappuccino, la gente non compra libri.
Perché allora non mettere anche pizza a taglio, verdura fresca e salsamenteria? “Libreria dal Pizzicagnolo”, “Forno & Libri”, io dico che funziona. Tanto la gente compra tutto tranne i libri, no?

E se qui mettessimo la macchina per il macinato?

La libreria protagonista è quella tipica di queste storie: uno stabile di mille metri quadrati con forse cento libri – uno spreco immenso – che in Italia neanche se vendi organi umani saresti in grado di rientrare delle spese, ma si sa che in America le tasse sugli immobili sono diverse. Lì è tutto gratis…

Qualcuno sa identificare questo libro inquadrato?

Dei tanti libri inquadrati, sono riuscito a identificare solamente “Moon River and Me: A Memoir” (2009), autobiografia di Andy Williams che a quanto ho capito faceva il cantante a Los Angeles. O gli altri sono tutti falsi, o sono libri talmente insignificanti che la produzione li ha comprati al macero un tanto al chilo.
Forse è un libro falso il volume “On the Ice” che a un certo punto vediamo autografare al giocatore di hockey: visto che non viene mai citato e la scena appare e scompare senza alcuna spiegazione, forse è un buco di sceneggiatura che si sono persi per strada.

Forse è uno pseudo-autore con “libro falso”, o forse è solo un errore di sceneggiatura

Non c’è bisogno di dire che essendo un film ambientato in una libreria, con una protagonista che vive di libri, mai si parla di libri, se non per citare classici come La guerra dei mondi (1898) di Wells e Le avventure di Tom Sawyer (1876) di Twain, così da essere sicuri che gli spettatori illetterati capiscano che si tratta di romanzi e non di capsule di caffè dai nomi esotici. Perché, di nuovo: no caffè, no libri.

L.

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27 commenti

Pubblicato da su dicembre 11, 2020 in Books in Movies

 

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27 risposte a “Innamorarsi sul ghiaccio (2018)

  1. Alberto M.

    dicembre 11, 2020 at 10:27 am

    Ma come li peschi questi film? O meglio, come sai che potresti trovarci dei libri?

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    • Lucius Etruscus

      dicembre 11, 2020 at 10:41 am

      Da circa tre anni sono affetto dal virus della localizzazione italiane, per colpa di Evit (del blog “Doppiaggi italioti”), e quindi di solito registro l’inizio di film trasmessi in TV alla ricerca di edizioni italiane o anche solo per conservarne i titoli scritti in italiano, introvabili altrimenti. Siccome sto arricchendo un database (che vanta ormai alcune migliaia di schede), capita di leggere al volo la trametta del film: appena si parla di scrittori, libri, bibliioteche e librerie, lascio la registrazione andare per recensire poi qui 😉
      A volte liscio un film e metto l’alert di FilmTV così appena ripassa per TV8 lo prendo.
      Per darti l’idea della mia follia, da tre anni per tutte le notti registro “alla cieca” su piccoli canali locali, sperando di beccare chicche introvabili e spesso ho trovato grandi chicche. Film in pellicola italiana introvabile, edizioni film più moderni ma mai pubblicati in home video, e via dicendo. Quindi i romantichelli su TV8 sono il meno della mia ricerca 😉

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  2. Conte Gracula

    dicembre 11, 2020 at 10:45 am

    È scioccante che si citi La guerra dei mondi e non, che so, la solita Austen o Dickens, tra i pochi autori noti a chi fa film XD
    Più comprensibile la scelta di Twain.

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    • Lucius Etruscus

      dicembre 11, 2020 at 10:49 am

      Gli autori volevano essere contro-corrente 😀

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      • Kukuviza

        dicembre 11, 2020 at 11:57 am

        Ma lo sapete perché? Perché la Leigh Cook ha recitato in “Le avventure di Tom Sawyer e Huck Finn”! Ecco perché! 😀
        Comunque quel libro willedon qualcosa è veramente strano, non si capisce che libro è.

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      • Lucius Etruscus

        dicembre 11, 2020 at 12:00 PM

        Ah, ecco svelato l’arcano: era una citazione alta che non ho colto 😀
        In questo film vengono inquadrati libri misteriosi per motivi fumosi…

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      • Conte Gracula

        dicembre 11, 2020 at 1:23 PM

        È un gombloddoh! XD
        Non riuscirei mai a stare dietro a tutte queste cripto-citazioni, ho la memoria di una scarpa bucata…

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  3. Madame Verdurin

    dicembre 12, 2020 at 7:07 PM

    Pensa che orgoglioso lo sceneggiatore: “Ehi, guardate, sono riuscito a far stare tutta la sceneggiatura Sulla Stessa Pagina! Devo solo trovare un nome per la libreria…”

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  4. amleta

    gennaio 6, 2021 at 2:42 am

    È stato davvero terribile veder comparire i Drama coreani, i film d’amore indiani e turchi e adesso tutti questi filmetti rosa natalizi. Ma davvero questo è il pubblico di Netflix? Io spesso cambio e vado su Prime per vedere film strani e soprattutto che non siano le solite storie americane tipiche. Ma sono stufa di tutto questo zuccheroso periodo di filmetti festaioli 😤😤😤

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    • Lucius Etruscus

      gennaio 6, 2021 at 7:02 am

      Non avendo dati a disposizione possiamo solo ipotizzare, ma certo che negli ultimi anni c’è stata un’inondazione di filmetti rosa dozzinali dappertutto: io non ho Netlifx, ma scandaglio ogni giorno il palinsesto della TV in chiaro e lì fanno SOLO filmettini romantichelli da due soldi, alternati a filmacci di Seagal, che valgono anche meno. Ci sono altri film, tipo i western di Raimovie, i classici di Rete4 e via dicendo, ma sono repliche: i film “nuovi”, nel senso di prime visioni, sono al 95% robaccia televisiva dozzinale.
      La mia domanda è: trasmettono solo robaccia rosa perché dai grafici risulta che è quello che vogliono gli spettatori, o gli spettatori vedono solo robaccia rosa perché è l’unica a venir trasmessa?
      Io credo che sia come Agatha Christie: è l’autrice più ristampata della storia d’Italia, ma solo perché costa poco e le case editrici non investono più da decenni. Quindi ogni anno, OGNI MALEDETTO ANNO, vengono ristampate secchiate di libri di Agatha Christie, la gente trova solo quelli da leggere e così la Christie è l’unica autrice di gialli nota in Italia. Il gusto cioè è stato sistematicamente traviato perché la gente sta ferma con gli occhi chiusi e la bocca aperta. Se davvero amassero il giallo classico, perché le decine di altri autori che fino agli anni Ottanta erano tranquillamente editi in Italia sono tutti scomparsi nel nulla?
      Io temo che questi filmacci dozzinali (di tutti i generi) come quelli di Seagal costino tipo un euro a passaggio, così tutte le emittenti (libere o a pagamento) ci si riempiono il palinsesto: i filmoni, quelli grossi, che costano magari mille euro a passaggio, li mandano una volta l’anno, il resto è tutta spazzatura economica. Quindi il gusto degli spettatori non ha minimamente importanza, questi canali sono lì a riempire i loro archivi cercando di spendere meno e tenendosi giusto qualche costosa prima visione per attirare acquirenti. Ecco perché le decine e decine di filmacci romantichelli invadono l’etere, perché costano due spicci e fanno palinsesto.

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      • amleta

        gennaio 6, 2021 at 1:27 PM

        Io non seguo la tv comunque, per sentito dire ad altre donne che aspettano l’arrivo di nuove serie, fanno spesso delle serie create apposta per le donne, basti pensare alla serie con il bellissimo “turco” ( a cui fanno sempre riferimento le mie parenti). Dunque ho notato una numero maggiore di donne che guardano la tv rispetto agli uomini, sennò non si spiega il proliferare, e perdurare, di serie tv rosa e soap opera. Quindi ho pensato che forse il motivo è che gli uomini giocano alla PS e le donne guardano la tv. Dunque il palinsesto televisivo è dedicato di più allo share femminile. Nei Bellissimi anni fa proponevano film d’autore e underground. Adesso, nonostante tutti paghino il canone, neanche la Rai propone roba di qualità. Neanche film di registi italiani. Gli codta troppo? Forse risparmianobi soldi per il Costosissimo Sanremo? 🤔

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      • Lucius Etruscus

        gennaio 6, 2021 at 1:48 PM

        Temo anch’io sia quella la “divisione dei compiti”. Negli anni Novanta, quando non c’erano console di gioco, il palinsesto di Italia1 era costituito da omaccioni che si menavano o sparavano o entrambe, tutta roba scomparsa per sempre. Noi vecchi fan del cinema d’azione dobbiamo bazzicare i bassifondi, vederci film doppiati in tibetano e gioiamo se Prime Video tra i suoi miliardi di film ne annovera un paio marziali vecchia scuola. Molti dei maschietti che conosco vedono in TV ciò che vede la moglie/compagna o quello che vede il figlio/figlia, è davvero raro che scelga qualcosa lui, quindi è automaticamente fuori dal mercato. E il campo è libero per ondate di filmettini romantichelli 😀

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      • amleta

        gennaio 6, 2021 at 2:52 PM

        Ti chiarisco, io non sono un maschiaccio, e le storie d’amore mi piacciono, ma quelle scritte in maniera seria ( Moravia, Bassani, Leavitt, Hesse, Mann, Mishima,…) quindi leggere certi tipi di libri non è proprio nei miei gusti. 😆

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      • Lucius Etruscus

        gennaio 6, 2021 at 2:55 PM

        ahaha per carità, era un modo iperbolico per definire un certo pubblico che non fa più mercato. Io adoro e colleziono cinema marziale ma adoro anche il cinema d’autore e ho visto più drammoni sentimentali di quanto possa ricordarmi. Sono di bocca buona ma dal palato fino, cioè vedo di tutto ma poi apprezzo solo alcune cose.
        Non c’è niente di male nelle storie drammatiche o romantiche, quando sono scritte bene: il problema è che scriverle bene non è nelle intenzioni né degli autori né dei venditori, che puntano alla quantità, non certo alla qualità.

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      • amleta

        gennaio 6, 2021 at 3:21 PM

        Bè io son cresciuta con un padre appassionato di Bruce Lee e Dario Argento. Poi ha scoperto Ip Man, e alla fine è stato rapito dalla cricca di Toretto. Io non disdegno i film d’azione ma devon esser fatti bene. Anche come horror sono di gusti difficili, non cerco il sangue ma la terrorizzante sorpresa da pelle d’oca. 😆

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      • amleta

        gennaio 6, 2021 at 3:23 PM

        Per quanto riguarda i film ormai il cinema è fatto dai seguaci della Marvel e Dc. Lucas compreso. Tutti gli altri posson pure sparire ( tranne chi fa animazione e anime ovviamente) perchè tanto il pubblico non si accorgerebbe di nulla. 😞

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      • Lucius Etruscus

        gennaio 6, 2021 at 3:25 PM

        Drammaticamente vero.

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      • amleta

        gennaio 6, 2021 at 1:29 PM

        Dimenticavo che su Netflix c’è stata pure una proliferazione di film anni 80/90 che molti nostalgici “ragazzini adulti” guardano. Anche questi ripetuti mille volte su Italia1. Se si paga per vedere novitá o almeno cose diverse dalla tv, lo trovo assurdo ritrovare titoli già passati mille volte in tv.

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      • Lucius Etruscus

        gennaio 6, 2021 at 1:50 PM

        Se recuperassero le decine e decine di film che dagli anni Ottanta sono completamente scomparsi dall’Italia, sarebbe un pregio: il problema è che tirano fuori ancora Ghostbusters, Goonies e Ritorno al futuro: ABBASTA!!! Dove sono le secchiate di altri film che in lingua italiana sono dati per dispersi, mai riversati in DVD nostrano? Ci sono, ogni tanto si distraggono e becco chicche da antologia, ma sono proprio distrazioni.

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      • amleta

        gennaio 6, 2021 at 1:55 PM

        Sì ogni tanto capita qualche perla rara, il più delle volte però ci son sempre questi filmetti e il bello è che qui nella mia famiglia han esultato quando li han messi. Io rappresento l’eccezione. Questi filmetti son i più richiesti. Gente che non sa neanche chi sia Visconti o Bertolucci. 😫😫😫

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      • Lucius Etruscus

        gennaio 6, 2021 at 1:59 PM

        Ho avuto la fortuna che in famiglia nel 1991 (o giù di lì) è arrivato Tele+ che ogni mese presentava tanti film d’autore e spesso li doppiava in esclusiva, quindi per almeno dieci anni ho potuto farmi una bella scorpacciata e conoscere tanti autori e opere. Dopo di che c’è solo il vuoto.
        RaiPlay ha una sezione interamente dedicata ai film trasmessi da “Fuori Orario”, ma cambia continuamente si va un po’ a caso. Su Prime Video è nato il canale “Raro Video” con chicche d’autore, mi dicono esserci una piattaforma streaming interamente dedicato al cinema “altro”. Insomma, bisogna un po’ sudarseli i film d’autore, mentre Steven Seagal è ogni giorno in palinsesto 😀

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      • amleta

        gennaio 6, 2021 at 2:55 PM

        Ah grazie per le dritte, non mi son accorta di questa nuova sezione di Prime, andrò a curiosare più tardi appena finisco il giro sulla mia scopa 😂

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      • Lucius Etruscus

        gennaio 6, 2021 at 2:55 PM

        Purtroppo è a pagamento, in più rispetto a Prime, ma se non hai altri mezzi per recuperare quei film potrebbe essere un regalo per il nuovo anno 😉

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      • amleta

        gennaio 6, 2021 at 3:25 PM

        Qui a casa abbiamo Netflix, Prime e Disney ( fatta solo per Mandalorian ovviamente) e non gestisco io gli abbonamenti, usufruisco soltanto 😁

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      • Lucius Etruscus

        gennaio 6, 2021 at 3:26 PM

        Diciamo che con quelle tre piattaforme acchiappi parecchia roba… TRANNE il cinema d’autore 😀

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  5. amleta

    gennaio 6, 2021 at 10:32 PM

    Ingatti quando voglio vedere qualcosa d’introvabile compro direttamente il Dvd. Ultimo film cercato e visto “LA PIANISTA” ☺

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